Torna da oggi l’appuntamento con i saldi estivi. La Sicilia è la prima regione a partire. Quest’anno le previsioni oscillano tra l’ottimismo legato al ritorno della piena libertà di circolazione oltre che del turismo nazionale ed internazionale e le preoccupazioni sulla situazione economica generale con la crisi dei prezzi energetici e il peso dell’inflazione. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, sul territorio siciliano, per l’acquisto di capi scontati, ogni famiglia spenderà in media 160 euro, pari a circa 53 euro pro capite, per un valore complessivo di poco più di 208 milioni di euro. Il numero di famiglie che, in Sicilia, acquisteranno in saldo è stimato in 1,3 milioni.
“Anche quest’anno – commenta il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – apriamo per primi questa stagione con le stime di spesa media a famiglia che risultano in leggero aumento rispetto allo scorso anno. Tutto ciò corrisponde al ritorno del turismo nazionale ed internazionale soprattutto sulle coste. I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, ha, in qualche modo, resistito, fino a questo momento, all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti. Non dimentichiamo che l’acquisto nei negozi di prossimità rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Sicilia ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante cos’ come la possibilità di provarlo o meno.
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
E’ obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale prestando attenzione che il capo in vendita sia realmente scontato rispetto il prezzo da listino. Non lasciarsi quindi ingannare da falsi saldi con prezzi pompati poco prima del ritorno alla normalità. Per questo Confcommercio ha attivato diverse iniziative come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti” e “Saldi Tranquilli”.
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