Saranno celebrati questo pomeriggio alle 15,30 nella chiesa Madonna delle Grazie i funerali di Patrizia Giunta, la modicana di 47 anni, morta la notte del 13 agosto all’ospedale Papardo di Messina. La Procura di Messina, infatti, ha concesso il nulla osta dopo l’autopsia durata circa tre ore. L’accertamento tecnico non ripetibile è stato eseguito dai ctu nominati dalla pm titolare del fascicolo: la dottoressa Cristina Mondello ed il professore Eugenio Cucinotta, alla presenza del consulente nominato dai familiari della donna, il medico legale Giuseppe Algieri e dell’avvocato Giuseppe Pellegrino.
Per la morte di Patrizia Giunta è stato ipotizzato il reato di omicidio colposo e lesioni personali colpose a carico di un medico. La donna è deceduta infatti all’ospedale Papardo di Messina a ridosso di ferragosto dopo il ricovero d’urgenza a causa di complicazioni sorte diversi giorni dopo un intervento chirurgico di bypass gastrico per la riduzione dello stomaco. Era stata operata allo scopo di dimagrire più velocemente. L’intervento era stato eseguito in una clinica. Proprio il chirurgo responsabile dell’operazione eseguita nella struttura privata è stato ora iscritto nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Messina, competente per territorio, dal momento che il decesso si è verificato nel capoluogo peloritano, dove il corpo è rimasto bloccato per circa una settimana.
Sarà comunque l’esame istologico a chiarire con certezza. I periti avranno 60 giorni di tempo per consegnare la loro relazione.
Dalla morte della donna ad ora la procura messinese ha nel frattempo acquisito la denuncia dei familiari, che era stata presentata in commissariato a Modica, nonché tutta la documentazione e le cartelle relative all’intervento chirurgico effettuato nella clinica e al successivo ricovero in terapia intensiva all’ospedale Papardo, dove poi la donna è morta dopo esservi arrivata direttamente dalla struttura privata in condizioni critiche. Intanto i parenti della donna non si danno pace e pretendono che si faccia piena luce sulle cause della morte e, soprattutto, se poteva in qualche modo essere scongiurata. Già 10 anni fa la donna si era sottoposta alla stessa operazione in un ospedale di Genova, ma da alcuni mesi era ingrassata di nuovo e aveva deciso di effettuare una cosiddetta “revisione” dell’operazione chirurgica, scegliendo stavolta una clinica di Messina, dove era stata operata a fine maggio.
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