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Cronaca

Denunciato il proprietario del rottweiler. L’animale sarà rieducato

E’ stato individuato e denunciato l’uomo che, lunedi’ scorso ha aizzato il suo cane, un rottweiler, lanciandolo contro un docente comisano in pensione, un uomo di 75 anni.

Si tratta di un tunisino di 36 anni che, rintracciato dai carabinieri, dovra’  adesso rispondere di lesioni aggravate.

Lunedì sera utilizzò il suo cane come una vera e propria arma. Lo aizzò contro l’anziano dopo una banale lite tra automobilisti. Il 75enne, Edoardo Gianna,  si trovava alla guida della propria utilitaria quando è stato costretto a fermarsi per attendere un uomo che conversava con un’altra persona. A quel punto, non l’avesse mai fatto, ha suonato il clacson come le altre auto dopo di lui ma il conducente non ha gradito a tal punto da scagliarsi contro l’anziano e prendersela prima con la sua autovettura con un pugno e poi  scagliandogli anche il cane addosso appena sceso per chiedere spiegazioni.  Il cane si e’ avventato sull’uomo scaraventandolo a terra, staccandogli un orecchio e causandogli la frattura del polso e altre ferite. Come se non bastasse, ancora a terra, è stato nuovamente aggredito dal tunisino ancora con pugni e calci. Solo alla fine l’aggressore ha detto al proprio animale che poteva bastare.

Ad intervenire su facebook riguardo  quanto accaduto è la figlia di Edoardo, Giuliana Gianna,  che informa sulle condizioni del padre. “Mio padre, a seguito di una immotivata aggressione da parte di una persona, già segnalata alle forze dell’ordine come socialmente pericolosa, è stato sottoposto nel tardo pomeriggio al primo intervento di chirurgia plastica per cercare di ricostruire quello che rimane del suo orecchio sinistro a causa della concomitante aggressione da parte del rottweiler addestrato ed incitato all’attacco da questo essere inutile. E’ la prima operazione, quella più delicata, alla quale seguirà quella al braccio destro. Ci sono altri evidenti segni sul suo corpo di una violenza inaudita ed ingiustificata”. 

Un caso che ricorda tanto quanto accaduto nel lontano 2009 ai danni del piccolo Giuseppe Brafa, di 9 anni, morto perché aggredito da un gruppo di cani. Poi lo scorso aprile sempre a Scicli un altro caso: un bambino di tre anni aggredito dal cane di famiglia.

Su quanto accaduto anche tante reazioni da parte delle istituzioni locali. Ad iniziare dal Sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, che si appella al Prefetto chiedendo maggiore sicurezza parlando di un centro storico alla deriva dove non bastano le varie ordinanze finalizzare alla sicurezza cittadina. Stessa Cosa anche Piero Gurrieri, del movimento cinque Stelle e Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia che auspicano una rapida ripresa e una punizione adeguata per l’uomo che ha compito tale gesto.

“C’è una spirale del degrado che ha inghiottito interi quartieri – ha affermato Sallemi -. Per queste ragioni c’è bisogno che lo Stato dia risposte concrete: ripristino di sicurezza e legalità e lotta al degrado”.

Intanto il cane è stato sequestrato ed adesso attende l’affidamento in una associazione per poter essere rieducato. E’ pensiero collettivo infatti che non esiste un cane aggressivo che attacca senza prima essere stato educato a farlo. Gli animali non sono cattivi ma solo educati male da chi ritengono il proprio padrone.

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