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Microcriminalità a Santa Croce. Si inizia potenziando la videosorveglianza

Troppi fenomeni di microcriminalità a Santa Croce Camerina. Risse, episodi di spaccio, atti vandalici e continui furti preoccupano cittadini e commercianti. Fatti non nuovi che hanno portato il sindaco Peppe Dimartino a scrivere al Prefetto ed avviare già le prime iniziative in totale autonomia. Di recente infatti l’installazione di sei nuove telecamere, di cui quattro fisse e due mobili, che vanno ad implementare la videosorveglianza del Comune.

A darne notizia proprio il primo cittadino, che specifica come le stesse siano state installate in alcune zone sensibili della città, già in passato teatro di atti vandalici. “Ci riferiamo, in particolare – spiega il primo cittadino – alla sede dei Servizi sociali degli uffici comunali e ad alcune aree per bambini.

La spesa per l’acquisto proviene da fondi comunali. Investire sulla sicurezza, d’altra parte, è una delle priorità di questa amministrazione comunale. L’intervento mira dunque a garantire sicurezza a livello preventivo, fungendo da deterrente, sia a livello repressivo, come fonte di prova nel caso che si verifichino fatti/reato”.

Ma come accennato i recenti episodi di microcriminalità che si sono verificati a Santa Croce Camerina sono stati anche al centro della lettera che il sindaco ha indirizzato al prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, per chiedere un’apposita convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e, più in generale, una maggiore attenzione da parte delle Forze di Polizia. “Siamo grati per l’impegno che giornalmente viene messo in campo da parte delle varie forze dell’ordine – commenta il primo cittadino – e non da ultimo da parte dei nostri agenti di Polizia municipale, che pur in condizioni di sottorganico, riescono a garantire tutti i servizi. Avvertiamo, però, una forte esigenza da parte della cittadinanza rispetto a una presenza ed una attenzione maggiore, anche in considerazione dei recenti avvenimenti verificatisi in città, come alcuni furti di registratori di cassa posti all’interno di pubblici esercizi ed il furto di denaro all’interno della teca della statua di Santa Rosalia che si trovava esposta dentro la Chiesa Madre, durante i festeggiamenti di sabato 1 ottobre. Con la conseguenza che cittadini e commercianti hanno manifestato uno stato di disagio e paura. La sicurezza è per i cittadini un bene e un diritto primario e la crescita della domanda di sicurezza si conferma uno degli aspetti prevalenti della qualità della vita nelle realtà urbane. Confidiamo dunque nella sensibilità di sua eccellenza il prefetto, sempre attento a ogni tipo di richiesta che, siamo certi, saprà fornire le risposte che la cittadinanza chiede”.

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