“Nei giorni scorsi il grido d’allarme dei genitori degli studenti, ora l’allarme lanciato da Palermo e che riguarda il sottodimensionamento scolastico. Riteniamo che per garantire il futuro della scuola a Ragusa Ibla occorra attivarsi il prima possibile anche con forme di mobilitazione che consentano di perorare la causa della città antica che, certo, non può rimanere senza un presidio scolastico”. Così il Comibleo, il comitato spontaneo di residenti, che chiede conto e ragione sulle indiscrezioni che vorrebbero la scuola di Ibla giunta al capolinea come, tra l’altro, testimoniato dallo spostamento di alcuni ragazzi nelle classi della sede centrale. “Occorre, piuttosto – continuano dal Comibleo – incentivare la presenza degli studenti nelle classi del plesso di Ibla, studiare forme integrative di didattica che, come suggerito dai genitori, possano diventare motivo di attrazione per chi intende abitare da queste parti. Ibla non può e non deve rassegnarsi a questo tramonto e, d’altro canto, non avrebbe neppure senso, se la scuola dovesse chiudere, l’annunciato progetto di riqualificazione della piazzetta antistante l’istituto scolastico. Piuttosto, è arrivato il momento di armarsi tutti, nessuno escluso, di buona volontà e allestire le strategie migliori per assicurare il giusto rilancio della città antica, sotto tutti i punti di vista”.
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