Aumenta il costo della vita e i parlamentari siciliani adeguano i loro stipendi, da 11mila euro al mese passeranno a 12mila. L’aumento della spesa, che passa 10,45 a 11,2 milioni di euro, era stata prevista con l’approvazione della legge regionale 1/2014. “Un adeguamento secondo la variazione dell’indice Istat del costo della vita”. I deputati dell’Assemblea regionale siciliana – si legge su Repubblica – hanno aumentato i loro stipendi per quasi 11 mila lordi l’anno, pari a circa 890 euro al mese. Per settimane a tenere banco è stata la norma sull’adeguamento delle indennità ai sindaci, che aveva ricevuto il via libera in commissione Affari Istituzionali ed è stata stralciata in commissione Bilancio per il parere contrario del governo.
Ogni deputato quindi costerà di più alle casse dell’Ars. Precisamente un totale di 750 mila euro, che comporterà un incremento di 10.700 euro per ciascuno dei 70 parlamentari, ovvero circa 890 euro lordi al mese ciascuno. Il caso politico esplode e c’è chi grida allo scandalo se a questo si include poi anche l’aumento ai sindaci
Per loro l’emendamento è pronto e il governo lo tiene in tasca per tirarlo fuori come un jolly da calare sul tavolo al momento opportuno. Prevede il via libera (meglio, il finanziamento) degli aumenti di stipendio per i sindaci siciliani. Nei giorni scorsi il neo presidente dell’Anci, Paolo Amenta, aveva polemizzato col governo sostenendo che nella Finanziaria erano state introdotte una valanga di misure dal sapore clientelare e mancava invece quella che avrebbe permesso anche ai sindaci siciliani di usufruire di aumenti deliberati dallo Stato per i colleghi di tutte le altre regioni già da due anni. L’appello dell’Anci è stato raccolto dai deputati e dal governo malgrado non ci sia ancora alcun annuncio, ma potrebbe arrivare a breve.
Occorre precisare che le voci fondamentali, costituite dall’indennità parlamentare, sono state modificate a decorrere dal 1° gennaio 2014 per tenere conto del limite complessivo di 11.100,00 mensili previsto dalla legge regionale 4 gennaio 2014, n. 1 – si legge nella nota integrativa al bilancio interno dell’Ars, approvato in aula – La stessa legge prevede che la misura del trattamento sia soggetta ad adeguamento secondo la variazione dell’indice Istat del costo della vita; l’aumento deciso dell’inflazione nell’anno trascorso ha pertanto portato a una rimodulazione in aumento della spesa.
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