Due sbarchi a Pozzallo nell’arco di 24 ore per un totale di 124 extracomunitari tratti in salvo e, tra loro anche numerosi bambini.
Il primo si è concluso alle 6 di ieri mattina. Sulla nave cargo Maersk Valletta vi erano 34 persone rintracciate dalla Guardia Costiera la notte prima a circa 30 miglia nautiche
Le nazionalità dichiarate sono Bangladesh e Egitto. Dei 34, tutti uomini, 3 sono minori. Per un ragazzo si è reso necessario ricorrere alle medicazioni per una grave ferita da ustione che avrebbe interessato gli arti inferiori dovuta alla esplosione di un piccolo bollitore. Il giovane era stato accudito anche a bordo della nave cargo dove ha ricevuto i primi interventi di medicazione di pronto soccorso. Tutto questo quando già era stata notata sempre a largo un’altra nave commerciale, la “iblea” battente bandiera italiana. Si è subito pensato ad un’altra richiesta di soccorso che si è concretizzata solamente qualche ora dopo quando si è sparsa la notizia che al suo interno vi erano 90 persone tra cui tanti bambini. Precisamente 62 uomini, 11 donne, 12 bambini e 5 bambine proventi da Siria, Egitto e Sudan.
Alcune persone hanno avuto bisogno di assistenza medica: una donna al settimo mese di gravidanza è stata condotta in ospedale per controlli. Poi due bambini ustionati, una bimba di 13 anni e un bambino di 7 con una ustione probabilmente da idrocarburi nella parte bassa del corpo.
Intanto, prima degli arrivi di ieri, all’hot spot di Pozzallo c’erano 291 persone, 247 uomini adulti e 44 minori non accompagnati. Al centro di Cifali 142 minori non accompagnati.
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