“L’aumento del numero dei turisti che, per fortuna, continuano, in questa fase della stagione, ad affollare le viuzze della città antica, impone una riflessione”. Sono i componenti del Comibleo, il comitato spontaneo di residenti, a formularla.
“Una riflessione – spiegano – che prende le mosse dalla qualità dei servizi sanitari che devono cercare sempre di essere all’altezza della situazione, soprattutto quando parliamo di un posto con un certo numero di presenze, anche per venire incontro alle esigenze dei residenti.
E’ vero che c’è un’ambulanza base del 118, quindi attiva solo 12 ore, di stanza dalle nostre parti, collocata in Vico Domenico, ma riteniamo che l’offerta non sia assolutamente sufficiente. Perché non aprire anche a Ibla un ambulatorio turistico infermieristico sulla scorta di quanto accaduto nelle altre borgate lungo la costa o nei luoghi di maggiore affollamento?
Ibla si può considerare senz’altro così. Per cui senza guardia medica attiva, e ciò accade ormai da tempo, l’unica soluzione, per assicurare una certa continuità assistenziale, potrebbe essere quella di escogitare nuovi sistemi, per fornire a tutti, com’è giusto che sia, la possibilità di essere seguiti al meglio qualora dovessero verificarsi eventi avversi.
Rivolgiamo questa richiesta alla direzione generale dell’Asp e invitiamo l’amministrazione comunale a farsi portavoce della presente istanza affinché possa migliorare l’attenzione sanitaria nei confronti dei residenti di Ibla e dei numerosi visitatori e turisti che la scelgono per trascorrere dei momenti in assoluto relax, in cui sia il culto del bello a trionfare”.
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