Anc Ragusa mette in evidenza che sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri si legge che lo spot della campagna istituzionale sulla dichiarazione precompilata 2024, realizzata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, “ha come obiettivo quello di informare i cittadini sull’avvio della stagione dichiarativa, sulle modalità di accesso della precompilata e sulla possibilità di utilizzare la nuova modalità semplificata”.
“Premesso che uno spot di pochi minuti su un adempimento importante per milioni di cittadini, che ha la sua complessità e può comportare errori sanzionabili, non ci sembra essere una scelta particolarmente felice nell’ambito di una comunicazione istituzionale – afferma invece Anc Ragusa – il messaggio che viene veicolato può ritenersi quanto di più lontano possa esserci da una informazione veritiera poiché fa credere ai cittadini contribuenti che il 730 sia una dichiarazione semplice, quando invece non lo è affatto”.
“La precompilata – spiega il presidente dell’Associazione nazionale commercialisti Ragusa, Rosa Anna Paolino – non è frutto di dati elaborati dall’Agenzia delle Entrate e dunque non è per suo merito che la dichiarazione viene messa a disposizione di tutti i cittadini: sono infatti i diversi operatori coinvolti che alimentano il sistema attraverso la trasmissione di dati e informazioni. Questo adempimento fiscale, che tra l’altro quest’anno si arricchisce di nuovi quadri oltre a portarsi dietro il suo immancabile carico, tutt’altro che leggero, di istruzioni e circolari, viene banalizzato in un modo assolutamente inaccettabile. Siamo stanchi di dover denunciare ogni volta limiti e criticità della precompilata, sistema nei confronti del quale l’Anc ha sempre espresso la sua contrarietà, sistema che anche quest’anno non ha mancato di far registrare ben quasi tre milioni di dichiarazioni precompilate sbagliate, con anche conseguente un problema di danno erariale (per le dichiarazioni accettate senza modifiche) che dovrebbe preoccupare l’amministrazione finanziaria e le istituzioni, e che invece sembra essere ignorato”.
Nella maggioranza dei casi i contribuenti per l’invio della loro dichiarazione continuano ad affidarsi ai professionisti e ai Caf, il numero di quanti inviano autonomamente la dichiarazione proposta dall’Agenzia delle Entrate resta contenuto e tra questi la percentuale di chi accetta senza apportare modifiche è appena del 4%, ciò a riprova del fatto che la dichiarazione precompilata è ritenuta imprecisa e inattendibile. “Crediamo sia arrivato il tempo – conclude la presidente Paolino, confermando in pieno quanto già è stato espresso dalla presidenza nazionale guidata da Marco Cuchel – di mettere seriamente in discussione la validità del sistema della precompilata, analizzandone i dati a disposizione per un raffronto costi/benefici nell’arco dei 10 anni dalla sua introduzione. Ci auguriamo che questo prima o poi accada, nel frattempo però ci aspettiamo che l’informazione istituzionale sia perlomeno trasparente e veritiera, mettendo fine a messaggi fuorvianti secondo cui per presentare la dichiarazione precompilata sono sufficienti pochi click”. “La realtà, purtroppo – conclude Paolino – è ben lontana dai proclami trionfali che l’amministrazione diffonde; piuttosto che mettere in campo vere semplificazioni, non si fa altro che mettere pezze che in molti casi sono peggiori dei buchi. Come professionisti, ogni anno ci auguriamo che sia l’anno buono per mettere mano al groviglio di norme e circolari che spesso dicono tutto e il contrario di tutto. Ogni anno, però, non facciamo altro, con amarezza, che constatare che nulla cambia ma, piuttosto, si complica”.
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