Niente affatto convinti.
Così il segretario generale Flai Cgil Ragusa, Salvatore Terranova, replica alle spiegazioni dell’assessore Tino Antoci rispetto alla possibilità di far ripartire il macello comunale di Modica.
“E lo diciamo – sottolinea Terranova – non per fare polemica (non ci interessa), ma perché con quelle considerazioni sembra che l’Assessore voglia spostare il centro della questione, che invece è evidente. Fino a prova contraria, il Macello è del Comune di Modica che ne ha affidato temporaneamente la gestione all’Azienda “La Contea Macellazione”, che ha svolto le attività previste fino a che non è intervenuta la sospensione dell’Asp e successivamente la revoca dell’affidamento da parte del Comune.
Il servizio è stato sospeso, – prosegue l’esponente Cgil – perché l’azienda pare non abbia provveduto a realizzare alcuni interventi che le erano stati prescritti di realizzare e per tale motivo è stato emesso il provvedimento di sospensione. Ora se ciò è vero ed è vero, l’ente-comune deve obbligare l’azienda a ripristinare il tutto, anzi glielo deve intimare perché quest’ultima ha l’obbligo di riportare la struttura alle condizioni preesistente all’affidamento.
Il Comune, pertanto, deve chiamare l’Azienda e dirgli senza giri di parole che deve urgentemente effettuare i lavori che l’Asp ha indicato nel provvedimento di sospensione e ciò al fine anche di rimettere la struttura nelle condizioni di poter essere riaffidata. Questo è il punto essenziale. I lavoratori da noi rappresentati, oltre a rivendicare la loro legittima richiesta di non perdere la loro occupazione, ci hanno comunicato, nel corso dell’assemblea, che l’Azienda intende adempiere le prescrizioni che le sono state imposte dall’Asp.
Allora tutto il problema per noi risiede qui. Se l’azienda ripristina i locali nel pieno rispetto delle indicazioni imposte, la macellazione può riprendere, magari prorogando il servizio lo stretto tempo necessario alla citata azienda, in attesa che gli uffici comunali competenti, su direttiva del Sindaco, preparino la nuova gara di appalto, anche perché ci risulta (speriamo di sbagliarci) che sino ad ora non si sia stato messo mano a predisporre il nuovo bando.
Per tale motivazione avevamo chiesto come Flai Cgil all’Assessore Antoci di mettere attorno ad un tavolo tutte le parti per accertare se l’Azienda in parola realmente intenda dare seguito alle prescrizioni dell’Asp e verificare finanche se sussistono i presupposti per riavviare in tempi brevi l’attività di macellazione, cui fanno ricorso un nutrito numero di allevatori e importanti imprese zootecniche, che da quel servizio dipendono e il cui ritardato riavvio ne compromette anche le ragioni di esistenza aziendale.
La Flai si è interfacciata, in questi ultimi giorni, più volte con la Prefettura, cui si è rivolta per chiederLe di convocare il tavolo della trattativa – non ritenendo l’assessore Antoci di procedere ad istituirlo, come riteniamo invece sarebbe stato più conforme fare – che ci ha riferito che si sono sentiti con la Sindaca Monisteri, – conclude Terranova – la quale avrebbe assunto l’impegno di chiamare le parti e avviare il dialogo”.
