Una delegazione del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa, guidata dal coordinatore cittadino Luca Poidomani, dal vice Simone Diquattro, dal consigliere comunale Rocco Bitetti e con la presenza di un nutrito gruppo di cittadini e di commercianti dei quartieri interessati, ha consegnato al sindaco le proposte per un pacchetto riguardante il centro storico che è stato protocollato sotto forma di atto di indirizzo per l’amministrazione.
Le misure per la sicurezza, la legalità e il decoro sono state redatte a seguito di una raccolta firme promossa da FdI nei quartieri del centro storico superiore (Ecce Homo, piazza San Giovanni, Piazza Cappuccini, Carmine Putìe) oltre che mediante il supporto di piattaforme telematiche dedicate, al fine di chiedere azioni che promuovano in generale un contrasto al decadimento di questa parte della città.
“Ecco perché – è spiegato da Fratelli d’Italia – chiediamo che il consiglio comunale impegni questa Amministrazione ad attuare i seguenti punti: promozione di un “piano di legalità” che si basi su controlli capillari nei confronti dei residenti in centro storico, perimetrando e individuando le zone più sensibili.
Tali controlli dovranno essere effettuati mediante una duplice azione di carattere amministrativo e operativo: incrocio dei dati in possesso dell’ufficio Anagrafe e dell’ufficio Tari (in particolare per quanto riguarda i cambi di residenza e le nuove dichiarazioni di residenza), oltre alla promozione di protocolli d’intesa con altri enti pubblici e società erogatrici di servizi (Agenzia delle Entrate, Enel, Egea, etc.) al fine di verificare quali immobili siano occupati, a che titolo e la regolarità con il pagamento della Tari; effettuazione di controlli mediante utilizzo della polizia locale e di società specializzate per censire gli immobili individuati anche (ma non solo) in zone specifiche del centro al fine di verificare da chi e da quante persone sono occupati e se sono o meno presenti i mastelli, segnalando eventuali situazioni di non regolarità. E’ ovvio che tali controlli sono finalizzati al contenimento del fastidioso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti per le vie del centro che, oltre a deturpare la città che chiaramente si presenta sporca agli occhi dei cittadini onesti e dei turisti, determina una grave perdita per le casse dell’ente comunale”.
Queste le altre richieste di FdI: “Organizzare una presenza attiva e costante di pattuglie di polizia municipale in centro storico che siano operative e deputate a scoraggiare e contrastare attività criminose soprattutto durante le ore notturne, anche mediante azioni e protocolli d’intesa opportunamente identificati e concordati in sede di comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza.
Tale presenza deve essere finalizzata al contrasto di fatti delittuosi e al rispetto delle norme vigenti in ambito di pubblica sicurezza e delle ordinanze sindacali emanate (vedi ordinanza antibivacco). E, ancora, attuare e rendere pienamente operativo il protocollo d’intesa sul “Controllo di vicinato”, firmato nel 2017 dall’allora sindaco Piccitto con la Prefettura di Ragusa, teso a rafforzare la collaborazione tra Prefettura, forze dell’ordine, Comune e società civile.
Nel febbraio del 2017 veniva infatti firmato un protocollo d’intesa per l’attivazione del c.d. “Controllo di vicinato”, un interessante progetto finalizzato alla creazione di una rete di solidarietà e di vigilanza dei quartieri della città con l’individuazione di coordinatori che dovrebbero mantenere il contatto con le forze dell’ordine e il Comune, al fine di costituire un presidio di legalità e di sicurezza in città.
I coordinatori dovrebbero raccogliere le segnalazioni dei cittadini interessando direttamente le autorità preposte. Infine, si chiede la stipula o la promozione mediante convenzioni, in collaborazione con gli operatori commerciali dei quartieri interessati, di appositi contratti con agenzie di sicurezza specializzate che si occupino di rendere sicuri i luoghi della movida. Il Comune dovrebbe in tal senso promuovere dei tavoli di concertazione con i commercianti e in quella sede stabilire l’entità dell’intervento economico di pertinenza o in subordine dello sgravio dal pagamento di alcuni tributi per le spese sostenute e documentate che vadano in quella direzione”.
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