Emozioni fantastiche. Suggestioni senza posa. E uno straordinario sussulto al cuore. Per quello che, come ogni anno, si rivela un momento magico carico di significati religiosi.
La “Sciuta” della Madonna della neve, patrona di Giarratana, si è consumata anche quest’anno ieri, durante la tradizionale data del 5 agosto in cui si celebra la solennità liturgica, poco dopo mezzogiorno, tra il fragore dei fuochi d’artificio e lo sparo dei cosiddetti “nzaireddi”, più colorati che mai. Un mix che ha reso la cerimonia magnifica.
E non a caso erano presenti, oltre ai fedeli e ai devoti, anche numerosi visitatori. I portatori, come se fosse una sola a mano a guidare questa moltitudine di persone, hanno fatto uscire il simulacro della Patrona dalla basilica di Sant’Antonio Abate, dopo l’incedere assordante dei tamburi di Giarratana. Un caleidoscopio di colori ha animato il prospetto dell’edificio di culto.
Il tutto tra gli applausi. Accolti dal tripudio dei numerosi presenti, i portatori hanno atteso che si completasse il rito della “Sciuta” prima di avviare la processione per le vie del centro storico, dopo che il percorso era stato reso più decoroso del solito da una pulizia straordinaria effettuata dall’impresa ecologica Busso Sebastiano. Momenti molto apprezzati dai fedeli.
Una devozione totale quella fatta registrare dai giarratanesi che hanno assistito, prima della “Sciuta”, alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. A seguire l’atto di consacrazione della città di Giarratana al patrocinio della Madonna della neve dettato dal sindaco, Bartolo Giaquinta.
La processione mattutina si è poi conclusa con il rientro della processione in chiesa Madre, l’omaggio floreale al patriarca San Giuseppe e la preghiera conclusiva per i portatori.
In serata, la solenne celebrazione eucaristica a cui ha fatto seguito la processione vespertina alla presenza delle autorità civili e militari. Molto suggestivo, poi, a mezzanotte e un quarto, il tradizionale rientro del simulacro della patrona portato a spalla e accompagnato dal canto del Magnificat eseguito dal vivo dalla cantante soprano Lina Pluchino.
Il rientro è stato caratterizzato da un suggestivo gioco di luci sulla facciata con la rievocazione del miracolo della neve.
Quindi, l’ingresso della processione, la preghiera conclusiva di affidamento della città di Giarratana alla Madonna della neve e la riposizione del simulacro nella cappella dell’altare maggiore. All’1 di notte, “u iocu fuocu”, il grandioso spettacolo pirotecnico notturno curato da La Rosa international firework di Lorenzo e Paolo La Rosa da Bagheria in contrada Presti – Cianazzu.
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