“La comunità merita di meglio. Se non si sente in grado, faccia un passo indietro”.
Così il Pd ha attaccato, nei giorni scorsi, senza mezzi termini, il Sindaco di Scicli, Mario Marino.
Un vero e proprio j’accuse su più fronti: stasi amministrativa, in particolare Prg e Piano del Demanio, tutela del mare, verde, attività ristorative senza licenze, aumento dei furti, specie in centro, disordine sociale nelle periferie, turismo, decorso urbano, questi i punti toccati, nel dettaglio, dai Dem del comune ibleo.
A loro, il Sindaco Marino ha risposto per le rime, bollando gli attacchi del Pd come “sproloqui”. “Tutti hanno dimenticato che nei 5 anni passati sono stati nell’ombra e non sono riusciti a cavare un ragno dal buco”. Da lì una serie di controattacchi, poco legati, invero, ai punti sollevati dal Pd e più orientati a rivendicare i demeriti delle passate giunte e i meriti propri. “Qualora decidessi di prendere il vostro consiglio, – ha concluso Marino – mi dovrei rivolgere sicuramente altrove in quanto le vostre capacità fallimentari sono già note a tutti e lo hanno dimostrato benissimo le ultime elezioni”.
Questa la situazione, non certo tranquilla, che agita le acque politiche al Comune. A queste si è aggiunta una recente nota dell’esponente di Italia Viva, Marianna Buscema, sui problemi di Donnalucata. “Frazione abbandonata, nonostante le promesse. L’amministrazione Marino deve cambiare passo – aveva concluso Buscema sottolineando le criticità che attanagliano la frazione – oppure dichiarare il proprio fallimento”.
Al di là dei temi sollevati, da ambo le parti, che, se mai risolti, oltre le parole, in maniera concreta, farebbero schizzare Scicli ai vertici di qualsiasi classifica, la situazione appare davvero bollente. L’opposizione sembra piuttosto agguerrita, e le sfide che si pongono di fronte alla maggioranza e alla Giunta Marino, in particolare sul fronte finanziario, ovviamente propedeutico alla capacità di affrontare i problemi e finalmente risolverli, non appaiono certo di semplice risoluzione. Si annunciano, anche in questo caso, possibili tempeste, fotografia di una situazione politica che, come abbiamo visto per i casi di Modica, Ragusa e anche Comiso, curiosamente, appare molto più complicata e agitata di quello che i risultati elettorali avrebbero potuto far pensare, appena pochi mesi fa.
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