“Ho appreso con un certo rammarico che il comitato civico Art. 32 ha avviato una raccolta fondi da mettere a disposizione dell’Asp per la realizzazione di una pensilina in attesa dell’arrivo degli autobus dinanzi all’ingresso principale dell’ospedale Giovanni Paolo II a protezione dei soggetti più deboli, e, comunque, dei potenziali utenti, dagli agenti atmosferici. Anch’io nel luglio scorso, sollecitato in proposito, avevo inoltrato una richiesta formale per far sì che la pensilina potesse essere allestita. Adesso, questa raccolta fondi ci fa interrogare su un punto in particolare: che cosa c’è di peggio se non riuscire ad ascoltare le esigenze, le necessità dei cittadini?”.
E’ il consigliere comunale Sergio Firrincieli a sollevare la questione.
“Certo – aggiunge – magari la pensilina, rispetto agli altri gravi disservizi e problematiche presenti negli ospedali, a cominciare dalla carenza di medici, sarà un fatto di poco conto. Il fatto, però, che finora si siano fatte orecchie da mercante e che per provvedere sia indispensabile la realizzazione di una raccolta fondi ci sembra davvero fuori da ogni logica, da ogni grazia di Dio. Ritengo che l’Asp non voglia arrivare a questa soluzione della raccolta fondi da parte di esterni anche perché i costi della pensilina sono davvero risibili rispetti a quelli che periodicamente l’azienda sanitaria provinciale è chiamata a impegnare.
Invito, dunque, ancora una volta i vertici dell’azienda a non subire questo smacco dai cittadini e a dimostrare che, anche da parte dei manager, c’è autonomia, senso del dovere e soprattutto di responsabilità nei confronti dei cittadini più fragili e che non avranno bisogno di questa raccolta per dare corso alla creazione della struttura. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che la voce che arriva dai cittadini attraverso un comitato o da un consigliere comunale può essere ascoltata, a meno che tutto questo non abbia un senso, non abbia un valore per gli attuali vertici dell’Asp”.
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