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Da venerdì parte la “Comunità di Saperi”

Il 18 ottobre l’Accademia di Belle Arti di Catania inaugurerà la XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti 2024, dedicata al tema “Comunità di saperi”. Al bando hanno risposto 25 Accademie di Belle Arti statali e un Conservatorio di musica, 480 studenti da tutta Italia per 129 opere selezionate da 2 giurie di esperti. La cerimonia di premiazione dei 13 vincitori, uno per ogni sottosezione, avrà luogo venerdì 18 ottobre 2024 alle ore 9.30 presso il Teatro Massimo Bellini di Catania, seguita dall’inaugurazione della mostra, allestita dal 18 ottobre al 15 dicembre 2024 in tre luoghi simbolo della cultura cittadina: Palazzo della Cultura (ex Monastero di San Placido), Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea e Fondazione Puglisi Cosentino per l’Arte.

L’Accademia di Belle Arti di Catania è stata designata dal Ministero dell’Università e della Ricerca per organizzare e realizzare il Premio, in particolare per la Sezione Arti Visive: Arti Figurative, Digitali e Scenografiche e la Sottosezione Restauro. Due giurie specializzate, nominate dal Ministero, hanno valutato le opere in modo imparziale. La giuria della sezione Arti Visive, presieduta da Cristiana Collu, direttrice della Fondazione Querini Stampalia, include Elena Bordignon e Dyana Gravina. La giuria per la sottosezione Restauro, guidata da Giorgio Bonsanti, presidente della commissione interministeriale MiBACT-MUR, comprende Stefania Pandozy e Roberta Carchiolo.

Il Premio Nazionale delle Arti 2024 non solo celebra i talenti emergenti delle Accademie di Belle Arti, ma pone la città al centro di un’importante riflessione artistica e culturale. Catania si conferma essere punto di riferimento fondamentale nel panorama artistico italiano dimostrando la capacità della città di connettere la sua ricca tradizione culturale con le sfide contemporanee dell’arte. Attraverso il tema “Comunità di saperi,” la città diventa quindi un laboratorio di idee e pratiche artistiche innovative, di saperi nuovi e interconnessi, accogliendo opere che sfidano le categorizzazioni tradizionali promuovendo il dialogo tra le diverse forme d’arte. Le Accademie di belle arti rappresentano un tessuto di conoscenza e di saperi nel campo delle arti, del design, dell’innovazione e della sperimentazione tecnologico-multimediale e ricoprono un ruolo cruciale nello sviluppo di nuove professionalità, essenziali per definire l’identità culturale di un territorio, intesa come bene collettivo e motore di sviluppo nazionale e internazionale.

«Essere stati scelti per ospitare questo prestigioso evento, è per noi la dimostrazione che l’Accademia di Belle Arti di Catania continua a distinguersi per la capacità di connettere la ricchezza culturale della nostra città con le sfide globali dell’arte contemporanea – dichiara Lina Scalisi, Presidente ABACT –. È questa sinergia ciò che rende la nostra istituzione un punto di riferimento per chi aspira a un percorso di formazione artistica di eccellenza e che riconferma il nostro ruolo cruciale nel panorama culturale e artistico non solo del nostro territorio, ma dell’intera nazione».

«Le Accademie sono oggi in grado di fornire in modo accurato una risposta al fabbisogno formativo e intellettuale, legato a tutti gli ambiti della progettualità artistica, promuovendo sempre più modelli sinergici e sperimentali in linea con i più dinamici ambiti dell’occupazione anche in campo internazionale – afferma Gianni Latino, Direttore ABACT. Quella delle Accademie è un’offerta formativa che non teme il confronto, anzi lo promuove e lo auspica, perché ha saputo intendere le arti come un bene che sa connettere l’ingegno del singolo ai bisogni e ai sistemi articolati della società contemporanea, una comunità. Non solo: per la prima volta, per l’anno accademico 2024-25, nelle Istituzioni AFAM  – tra cui la nostra di Catania – si avviano i Dottorati di ricerca. Ciò costituisce un traguardo fondamentale nella valorizzazione dell’Alta Formazione Artistica e Musicale in Italia».

Il progetto grafico della XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti, sviluppato dal corso di Design per l’editoria dell’Accademia di Catania, propone un’identità visiva innovativa ispirata alla rete di città italiane che formano una “rete dei saperi”. Utilizza l’alfabeto “Aba Saperi”, che permette di comporre parole e frasi, trasformando l’immagine grafica in un sapere condiviso. Le lettere P, N e A, acronimo del Premio, simboleggiano la connessione tra punti, riflettendo il tema della comunità di saperi di questa edizione.

«Nell’ambito della riflessione sulle generazioni che si avvicendano nel campo delle arti diventa centrale la connotazione linguistica delle differenze e delle diversità proposte come risorse che meritano di essere approfondite – sottolineano Rosario Antoci, Francesco Lucifora e Ambra Stazzone, curatori dell’allestimento della mostra -. I lavori selezionati, messi nelle condizioni di dialogare al di fuori dei tradizionali confini, presentano punti di vista che possono dare conto di una più ampia visione del mondo e dell’arte. L’assenza di steccati in fase di allestimento fa sì che si generino incontri tanto imprevisti quanto proficui, favorendo innesti artistici e culturali che rendono i partecipanti alla mostra protagonisti di un prossimo e auspicato rinnovamento».

A questo proposito Marcella Barone e Gianluca Lombardo, anch’essi curatori dell’allestimento della mostra, sostengono che «la velocità con cui i nuovi linguaggi espressivi si evolvono dando luogo a ibridazioni e sconfinamenti di ogni genere, e la capacità degli artisti di nutrirsi e riappropriarsi di pratiche artistiche tradizionali, reinventandole e facendole dialogare con le tecnologie più avanzate, ci parlano dell’ormai evidente impossibilità di un loro confinamento o di una loro mortificazione entro inadeguate categorizzazioni».

Il Premio Nazionale delle Arti 2024 — XVIII edizione — Comunità di saperi è ideato da Ministero dell’Università e della Ricerca, Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, prodotto e organizzato da Accademia di Belle Arti di Catania, con il Patrocinio di Città di Catania, in collaborazione con Fondazione Brodbeck, Fondazione Puglisi Cosentino, Teatro Massimo Bellini. Partner tecnico, Fedrigoni. Media Partner: ArteeCritica, Dinamica.

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