“Perché non promuovere la creazione di una unità di crisi che, da palazzo dell’Aquila, possa seguire passo dopo passo l’evoluzione della vertenza Versalis? Ritengo che l’attivazione di un organismo snello e, allo stesso tempo, rappresentativo di tutte le parti in causa possa accentrare su di sé la necessità di monitorare con la massima attenzione questa fase delicata piuttosto che andare appresso ai mille rivoli che, giocoforza, caratterizzano una fase molto delicata”.
E’ la proposta che arriva dal consigliere comunale Sergio Firrincieli e che è rivolta all’amministrazione comunale, in particolare al sindaco Peppe Cassì.
“Abbiamo già detto che si tratta di un momento complesso per i lavoratori del diretto e dell’indotto – chiarisce Firrincieli – e proprio per questo sarebbe opportuno valutare l’adozione di misure straordinarie. L’unità di crisi dovrebbe riunirsi periodicamente e decidere, di volta in volta, qual è la strategia migliore da adottare, interloquendo con le controparti.
Per una volta, il territorio dovrebbe dimostrare sino in fondo la propria unità, cercare di farsi vedere compatto e granitico rispetto a scelte che, come abbiamo appurato e come è stato dichiarato da più parti, risultano essere penalizzanti, soprattutto per il sito Versalis di contrada Tabuna.
Abbiamo una grande occasione che possiamo sfruttare, soprattutto per far sì che la manifestazione di ieri non si sia tenuta invano e che, piuttosto, sia servita da stimolo per determinare passi e percorsi di un certo spessore”.
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