“Lei sa le verità che il sindaco sa. Così ha detto. Verità che, invece, la città non ha il diritto di sapere. Una concezione borbonica del modo di gestire il potere”.
Questo il duro attacco del segretario cittadino del Pd di Modica, Salvatore Poidomani, all’indirizzo del Sindaco, Maria Monisteri.
Oggetto: i lavori di via Mercè. E la chiusura, riapertura e nuova chiusura della strada che conduce al Santuario della Madonna delle Grazie, con relativi disagi, enormi, per gli utenti. Ma soprattuto le risposte del primo cittadino che non convincono affatto i dem.
“Senza provare imbarazzo, la Sindaca ha ammesso che il 12 maggio ha fatto, in pompa magna, una inaugurazione farsa. Una “pupiata”. La presa in giro di un’intera città, alla quale è stato detto che i lavori erano stati completati. Per concludere con l’apertura della strada al traffico veicolare, nonostante manchi, a quanto pare, il collaudo. Abusi a non finire”.
E’ tutto qui, di fatto, il nocciolo della vicenda. Come ricorderete, con Canale 74 avevamo sollevato la questione, chiedendo, all’Amministrazione Comunale, risposte, che, di fatto, nonostante l’impegno del Sindaco, non sono arrivate.
Dire infatti che si devono definire gli ultimi dettagli per riaprire, definitivamente, l’arteria, significa, di fatto, che ciò che si era fatto prima non funzionava.
“In questi diciotto mesi di sindacatura – sottolinea il Pd – l’abbiamo criticata per i suoi silenzi, per le promesse non mantenute, per le sue omissioni, per la latitanza e l’inattività. Ma che violasse la legge, o che arrivasse a prendere in giro i modicani in modo così spudorato, non ce lo saremmo aspettati.
Ora le chiediamo uno scatto di serietà e di trasparenza. La invitiamo a fare quello che deve fare un amministratore del XXI secolo: informare la città di quello che accade e la Procura della Repubblica degli abusi che vengono commessi.
Dica ai cittadini la verità sulla chiusura della via Mercè e sulla inaugurazione farsa – conclude l’esponente Dem”.
Ecco, più che altro, urge un’operazione verità. E non solo su via Mercè. Anche su tanti altri piccoli e grandi casi che stanno avvolgendo la città di Modica, in primis la relazione della Corte dei Conti e lo spettro del dissesto.
Non è una questione, a nostro avviso, in questo dissentiamo dal Pd, di bugie o meno. E’ una questione di trasparenza. Quella che serve, in una situazione, mai così difficile, ad una città che, dal libro dei sogni è caduta nella amara realtà.
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