Nella politica regionale tiene sempre banca la questione relativa al dimensionamento scolastico con il taglio di 23 istituzioni in tutta l’isola, a Ragusa i tagli sono spettati a Vittoria con l’istituto comprensivo Caruano che verrà accorpato all’Istituto Leonardo Sciascia. Sull’argomento ritorna Adriano Rizza, segretario generale della FLC CGIL Sicilia che parla di una resa di fronte ai problemi strutturali della scuola pubblica siciliana, camuffata da una presunta volontà di modernizzazione. È inaccettabile che si utilizzi il pretesto dell’“interesse collettivo”- dice- per giustificare un piano che impoverisce ulteriormente le aree già svantaggiate della nostra regione, aumentando la dispersione scolastica e accentuando le disuguaglianze sociali e territoriali”.
“Le dichiarazioni dell’assessore Turano – aggiunge Rizza – sulla “valorizzazione della continuità educativa” e sulla costruzione di una scuola più “moderna e inclusiva” sono smentite dai fatti. La soppressione di direzioni didattiche e istituti, la verticalizzazione forzata e gli accorpamenti non rispondono a logiche educative, ma unicamente alla necessità di rispettare tagli imposti a livello nazionale. Questi interventi, invece di rafforzare il sistema scolastico, lo rendono più fragile e inadeguato a rispondere alle sfide del presente e del futuro”.
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