Si è svolta a Vittoria la commemorazione in ricordo di Salvatore Ottone e Rosario Salerno,
vittime della mafia nella Strage di San Basilio avvenuta 26 anni fa. L’evento ha unito memoria e impegno civile, con un forte appello alla giustizia per Douda Diane, il giovane ivoriano scomparso due anni fa dopo aver denunciato le condizioni di sfruttamento sul lavoro. La serata è iniziata con la deposizione di una corona di fiori ai piedi della lapide, alla presenza del sindaco Francesco Aiello, dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine. Durante la cerimonia, il sindaco ha ribadito l’importanza del ricordo e della lotta contro ogni forma di criminalità organizzata. Dopo la messa in suffragio di Salvatore e Rosario, in piazza del Popolo si è tenuto un sit-in partecipato e ricco di significato. L’evento è stato animato dagli interventi delle associazioni organizzatrici, Libera, CGIL e ANPI, che hanno sottolineato l’importanza di un impegno collettivo contro le mafie e per la giustizia sociale.
Durante la serata, gli scout AGESCI hanno distribuito simbolicamente delle resistenze
elettroniche, a rappresentare la necessità di una resistenza civile costante e attiva contro la
mafia. Spazio anche alla voce dei familiari: Rosalia Ottone, sorella di una delle vittime, ha lanciato un toccante appello affinché la morte del fratello non venga dimenticata e possa diventare un simbolo di riscatto.
Un momento di ricordo e di impegno collettivo, che ha ribadito il messaggio forte di una
comunità che non dimentica e che si unisce nella lotta per la verità e la giustizia.