Era inevitabile. Per tanti il dissesto finanziario del Comune di Modica era un atto obbligatorio ed oramai improcrastinabile considerate le preoccupanti criticità evidenziate dalla Corte dei Conti e da anni denunciate anche dalle opposizioni. Da tempo era palese la scelta amministrativa del sindaco di decretare il dissesto ma sembra che questa linea abbia creato dei dissapori all’interno della maggioranza di Palazzo San Domenico. Questo fino a ieri quando la Giunta Monisteri ha trovato la quadra e all’unanimità ha approvato la delibera che avvia il procedimento del dissesto. Adesso la palla passerà al Consiglio Comunale che sarà chiamato ad approvare il provvedimento. Sindaco, giunta e consiglio comunale rimarranno comunque in carica con l’obbligo di approvare un piano di rientro che inevitabilmente sarà di lacrime e sangue con tagli e l’inasprimento delle tariffe dei tributi. Il disavanzo complessivo dell’ente ammonta a 117 milioni di euro circa, con un ulteriore disavanzo rispetto all’anno 2021 di 36 milioni.
LE REAZIONI E LE PROSPETTIVE
Responsabilità e conseguenze sulla situazione economica del Comune di Modica che ha portato alla dichiarazione del dissesto, saranno stabilite dalla Corte dei Conti, intanto in città il dibattito politico è accesissimo. La sindaca Maria Monisteri ha affidato le sue dichiarazioni ad un comunicato stampa attraverso cui sottolinea che questa scelta non va letta come una mannaia che si abbatterà su Modica; piuttosto è la soluzione unica per governare meglio una Città che vuole ripartire, proiettandosi verso il suo domani con maggiore serenità. Oggi- dice la sindaca- abbiamo deciso di guardare oltre perché voltarsi indietro serve a nulla. Ecco perché la scelta mia e degli amministratori di questa Città, è quella di percorrere la strada sicuramente più difficile per noi ma non per le Modicane e i Modicani e, soprattutto, per il futuro della Città”. Per la Monisteri il Comune è in una situazione finanziaria irreversibile che affonda le sue radici in tantissimi anni e non certo solo negli ultimi.
Di diverso avviso il segretario cittadino del PD Salvatore Poidomani che (come riportato nell’intervista Video) colloca tutte le responsabilità negli ultimi 10 anni di legislatura.
Ma cosa accadrà ora a Modica dal punto di vista politico? Cambieranno gli equilibri o tutto rimarrà come prima? Per il commissario cittadino di Forza Italia esistono soltanto due strade (vedi intervista video): o le dimissioni del sindaco o un riassetto politico della maggioranza.