RAGUSA – Si sono presentati davanti al Giudice i titolari e i dipendenti della Casa di Riposo di Ragusa sequestrata dai Nas indagati per maltrattamenti e somministrazione non autorizzata di farmaci ma non solo: come riporta il quotidiano Ragusa Oggi, i titolari devono rispondere dell’accusa di aver favorito l’evasione di un ergastolano e di omicidio colposo. Nella casa di riposo lager, infatti, come riporta sempre il quotidiano ibleo, era ospitato un uomo condannato per aver ucciso la moglie, che si sarebbe allontanato dalla struttura senza le dovute autorizzazioni del Tribunale. Inoltre la titolare sarebbe accusata anche di omicidio colposo per non aver dato tempestiva assistenza ad un’anziana poi deceduta. La posizione dei titolari (una coppia di 43 e 46 anni) è quindi quella più grave, per loro infatti sono scattati i domiciliari. Per gli altri 6 indagati, dipendenti della struttura, le misure sono di natura interdittiva per aver agito, secondo l’accusa, in concorso tra loro nel reato continuato di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione medica ed infermieristica. Alcuni degli interrogati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I difensori dei due titolari hanno chiesto la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari, evidenziando l’assoluta mancanza di gravi indizi a carico degli indagati e la totale assenza di esigenze cautelari.
