Quello dell’accoglienza dei migranti è stato uno temi principali temi oggetto di confronto ieri tra il Papa e il Vescovo di Noto, Monsignor Salvatore Rumeo ricevuto in Vaticano dal Santo Padre. Nell’occasione Rumeo, accompagnato a Roma dal Vicario Generale della Diocesi, Ignazio Petriglieri, dalla sorella Grazia Pia e da Alberto Virzì, collaboratore della Segreteria Episcopale – ha presentato al Papa
i lavori dei Tavoli Sinodali svoltisi in Diocesi, insieme alle opere di carità e i Segni Giubilari posti dalla Chiesa netina per l’Anno Santo, come la “Mensa dell’Incontro” aperta a Pozzallo, per la quale il Santo Padre ha espresso il suo entusiasmo, rimarcando al Vescovo la necessità che la Chiesa, sempre più, si apra a quella “Cultura dell’Incontro” che abbatte ogni barriera e pregiudizio tra le persone.
Mons. Rumeo ha altresì raccontato al Papa della ricostruzione della Cattedrale, dopo il rovinoso crollo della Cupola del 1996. Si è poi parlato del Clero e qui il Papa ha raccomandato che i preti stiano in mezzo alla gente. Un altro argomento caro al Papa – come già detto- è stato quello dell’accoglienza ai migranti, per i quali la Diocesi, con la città di Pozzallo, si prodiga con grande impegno, sull’esempio di Giorgio La Pira, definito da Francesco, “apostolo di Pace”. Il Papa non ha nascosto a Mons. Rumeo il desiderio di poter un giorno visitare questo estremo lembo di Sicilia, per vedere con i propri occhi quanto questo territorio sia vivo e accogliente.
Il Vescovo ha quindi fatto dono al Papa di un’opera dell’artista Gianpaolo Viola, realizzata con legno proveniente dai barconi dei migranti, che fanno da cornice a un telo raffigurante il volto della Sacra Sindone.
