Il dado è tratto. Il Comune di Modica è ufficialmente in dissesto. Con 12 voti favorevoli, 4 astenuti, e 8 consiglieri fuoriusciti dall’Aula, la civica assise di Modica ha approvato la dichiarazione del dissesto finanziario dell’Ente dopo una lunghissima e partecipatissima seduta, con una massiccia presenza di cittadini come non si registrava da anni.. Il dibattito non è stato aspro, ma ha riservato delle sorprese e palesato le spaccature che ormai da giorni erano nell’aria. La seduta è iniziata con l’annuncio della fuoriuscita dalla Democrazia Cristiana di Giorgio Civello, che si è fatto trovare seduto tra i banchi dell’opposizione e che poi ha dato voto favorevole al dissesto.
La sindaca, nel corso del suo intervento, ha spiegato di essersi trovata con le spalle al muro, in una situazione di non ritorno. Ha detto anche di aver provato, fino all’ultimo, a trovare soluzioni che potessero evitare il dissesto, ma la situazione economica non permette altro che questa soluzione come accertato anche dalle relazioni tecniche e dalla Corte dei Conti. La parola più utilizzata dalla sindaca è stata responsabilità.
Se dalla maggioranza si invitavano tutti a non cercare per forza un colpevole, dello stesso parere non sono stati i consiglieri dell’opposizione con Ivana Castello che ha ripercorso la storia amministrativa degli ultimi 10 anni con i debiti cresciuti anno dopo anno per via di una gestione allegra dell’Ente che ha portato il Comune al fallimento. Prima del voto finale si è consumata anche la spaccatura della maggioranza con i consiglieri cosiddetti abbatiani che hanno preso le distanze dalla Monisteri uscendo dall’aula, mentre quelli che sono rimasti per mantenere comunque il numero legale, si sono astenuti
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