Tagli dei servizi. Sono le inevitabili conseguenze di una situazione economica disastrosa. Se fosse un’azienda si parlerebbe di fallimento, per un Comune invece il termine esatto è dissesto, ma la sostanza non cambia. Già da tempo non c’è possibilità di accesso alla cassa ed è questo che ha fatto accelerare l’amministrazione sulla procedura di dissesto per cercare di avviare un processo di risanamento dell’Ente garantendo l’ordinario e mettendo uno stop a tante spese che già da prima il Comune non poteva permettersi. La conseguenza è il taglio di servizi cosiddetti “non essenziali”, come ad esempio- si fa per dire- quelli dell’Asilo Nido Muzio Scevola che da lunedì non aprirà più le porte ai piccoli ospiti. Oggi, in pratica, è l’ultimo giorno. La Cooperativa che lo gestisce vanta crediti importanti con il Comune ed ha deciso di chiudere. Quello che però principalmente contestano i genitori è il modo in cui questa operazione è stata gestita. Le famiglie, infatti, sono state avvertite solo 2 giorni fa ed è per questo che ieri sera una loro delegazione si è presentata in Consiglio per chiedere spiegazioni agli amministratori Oggi una delegazione delle famiglie dei bambini che frequentano l’asilo Muzio Scevola sarà ricevuta dalla sindaca Maria Monisteri per affrontare la questione.
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