Un’assemblea incandescente: è quella che si prospetta giovedì prossimo a Ispica dove il Partito Democratico è chiamato a riunirsi per discutere del futuro politico della città. Quando è stata organizzata l’assemblea, però, i vertici dem non avevano previsto quello che da li a poco sarebbe successo, con la spaccatura del partito scaturita dalla non votazione della sfiducia a Leontini da parte del consigliere Gianni Stornello. La storia l’abbiamo già raccontata: Prontamente è arrivata la nota del segretario locale Fronterrè che ha preso le distanze da Stornello sostenendo come quest’ultimo abbia agito in autonomia e in disaccordo con il partito, ma altrettanto immediata è stata la controreplica dei vertici dem Barbagallo, Giaquinta e Dipasquale che hanno smentito Fronterrè assicurando di appoggiare in tolo l’azione di Stornello che, nei fatti, con il suo non voto, ha tenuto in piedi la Giunta Leontini. Un gesto motivato dalla non approvazione dei punti della mozione, ma soprattutto dal volere prendere le distanze dal suo primo firmatario, Angelo Galifi, vice presidente del Consiglio Comunale e titolare di un’azienda, la Gali Group, in amministrazione giudiziaria per possibili infiltrazioni mafiose. All’interno del PD la tensione è quindi alle stelle, per questo quella prevista per giovedi a Villa Principe di Belmonte non sarà un’assemblea come tutte le altre. Assemblea che, tra l’altro, arriverà dopo la visita di don Luigi Ciotti che, domani incontrerà i cittadini di Ispica alle 15 nei locali della Società Operaia e si sa che gli interventi del padre di Libera (contro le mafie) lasciano sempre il segno.
