La deindustrializzazione non è più una minaccia, è la realtà”. Questo il grido di allarme lanciato ieri a Bruxelles dai sindacati di tutta Europa. Alla manifestazione era presente anche la Cgil di Ragusa per sollevare le questioni che si stanno registrando in provincia dove è in atto un processo di deindustrializzazione sempre più evidente, emblematicamente rappresentato dalla vicenda della Versalis. Il progressivo smantellamento del tessuto industriale ragusano non è un caso isolato, ma- spiega il segretario generale della Cgil Ragusa, Giuseppe Roccuzzo- fa parte di una più ampia crisi che coinvolge l’intero Paese. Tuttavia, in questo territorio il fenomeno assume contorni particolarmente gravi. Le industrie stanno lasciando la provincia, e l’assenza di politiche industriali efficaci, sia a livello nazionale che europeo, aggrava la situazione. Il caso della Versalis – stabilimento che per anni ha rappresentato un polo strategico per l’economia locale – è la prova tangibile di questo processo. La chiusura o la riduzione delle attività industriali porta con sé perdite occupazionali e impoverimento del tessuto economico, senza che vi sia una visione chiara di riconversione o investimenti per il rilancio.
