Il PD non entrerà in giunta, non sosterrà politicamente la sindaca Monisteri, non indicherà assessori né darà il beneplacito a quelli nominati dal primo cittadino.
Il chiarimento arriva dal segretario del Partito democratico di Modica, Salvatore Poidomani, con l’intento di frugare ogni dubbio relativamente ai nuovi assetti politici post-dissesto.
“Il partito democratico- dice Poidomani- è minoranza, per cui ritiene che spetta alla maggioranza che ha vinto le elezioni (composta da ben 21 consiglieri su 24) di amministrare la città, di assumersi le responsabilità del fallimento di un progetto politico e di trovare le soluzioni per farla ripartire.
Il partito, come ha sempre fatto negli ultimi anni, è determinato a svolgere un’opposizione seria, senza ambiguità, e nel contempo propositiva. La drammatica situazione finanziaria in cui versa la città- dice ancora il segretario del PD- ci induce a essere responsabili e quindi a valutare di volta in volta, e nell’interesse dei cittadini, l’operato dell’Amministrazione, perché il dissesto, contrariamente a quanto afferma la sindaca, avrà serie conseguenze sul tessuto economico e sociale della città, e soprattutto sulla parte più debole della popolazione.
Naturalmente, ci aspettiamo che la sindaca Monisteri informi la città sulle cause del tracollo finanziario e sulla reale entità del debito.
Ci preme rilevare che i problemi che attanagliano la nostra Modica vanno oltre la questione finanziaria. Da circa un anno e mezzo la città è priva di una guida e soprattutto mancano una visione e un progetto per il futuro. È scomparsa la manutenzione e i problemi della viabilità si aggravano di giorno in giorno; il centro storico vive seri problemi di spopolamento e di sicurezza, con ripercussioni sulle attività imprenditoriali; i servizi sociali, le cooperative e i lavoratori soffrono per il ritardo nel versamento dei sussidi e degli stipendi; i creditori, sia imprenditori che semplici cittadini, non sanno se e quando saranno pagati.
