Con il giuramento degli assessori, nasce ufficialmente la giunta Monisteri-Bis.
Quattro riconferme, due nuovi ingressi e un posto libero per future evenienze. La montagna ha partorito il topolino, ma d’altronde – lo abbiamo detto più volte- i margini di movimento per la sindaca non erano tanti. In Consiglio comandano i numeri e i numeri dicono che se vuole continuare a governare lo deve fare con gli “abbatiani”. Ai loro posti rimangono Tino Antoci, Samuele Cannizzaro, Antonio Drago e Saro Viola, escono Belluardo, Vindigni e Fancello per fare posto a Piero Armenia, della componete che fa capo al deputato Minardo (con delega alle Manutenzioni), e alla Professoressa Concetta Spadaro ex dirigente scolastica e persona molto stimata in città (Istruzione-Politiche educative), una scelta, quest’ultima, che nella visione della sindaca dovrebbe accontentare un po’ tutti. La Monisteri ha tenuto la delega al Bilancio.

La sindaca Monisteri e i due nuovi assessori Armenia e Spadaro
Nasce così il nuovo corso della giunta Monisteri per traghettare il Comune in una condizione nuova, quella di Ente in dissesto finanziario. L’impresa non sarà certamente semplice, le insidie sono tante e la sindaca dovrà muoversi con grande attenzione per tenere gli equilibri e solida una maggioranza che, per la prima volta dopo oltre 10 anni, ha subito una frattura e anche importante. Nel corso delle interviste la Monisteri, a proposito di equilibri, ha affermato che non può dimenticare ciò che è accaduto in Consiglio Comunale dove, in occasione della votazione della dichiarazione di dissesto, gli abbatiani sono usciti dall’aula e quelli rimasti (per salvare il numero legale) si sono astenuti.
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