Peppe Puglisi, ex assessore e consigliere comunale, parla per la prima volta dei fatti che hanno scatenato un terremoto, ovvero della presunta aggressione ai danni di un arbitro avvenuta nel gennaio del 2024. Per farlo ha scelto l’aula consiliare. Ecco il suo intervento:
“Ad oltre un anno dai fatti accaduti il 21 gennaio 2024, ovvero dalla presunta aggressione realizzata ai danni dell’assistente arbitrale che mi ha visto mio malgrado coinvolto in prima persona, ritengo doveroso fare una riflessione. Quello trascorso è stato un anno caratterizzato da accuse, dicerie, pettegolezzi, sentenze e falsità sulla mia persona. Un anno in cui tutti hanno ritenuto di dover dire la loro senza però accertarsi quali fossero i fatti oggettivi. Io in questo anno non ho ricevuto nessuna informazione di garanzia né avviso di conclusione indagine che mi avrebbe conferito la condizione di indagato prima ed imputato poi. Niente di tutto questo anche se per molti sono stato già condannato con sentenza irrevocabile. Non dico che mi sarei aspettato delle scuse da parte di chi ha emesso una sentenza di condanna sul sentito dire, ma non siamo tutti uguali: c’è chi gode delle disgrazie altrui e chi è abituato a puntare il dito solo per distruggere le persone. Solo per dovere di cronaca voglio ricordare a tutti che in quarant’anni di attività agonistica non ho mai ricevuto deferimenti disciplinari per fatti irriguardosi, mai ricevuto denunce o querele per fatti di violenza, aggressioni o fatti che possono ledere alla persona. Nonostante ciò sono stato oggetto di cattiverie, di attacchi personali sottoponendomi ad un processo popolare dove non ho avuto modo di difendermi perché la sentenza era già stata emessa. È vero, ho subito una querela, ma la querela non è altro che un atto di parte. Tutti possono essere oggetto di querela ma non credo che questo possa portare al massacro mediatico così come è stato fatto con me sia come uomo che come ex assessore. Ci tengo però a dire che tutto questo non mi ha tolto quella serenità politica. La mia faccia è pulita e la mattina quando mi alzo mi so guardare allo specchio”.
