Ritrovato uno dei due teleri mancanti appartenente alla Chiesa del Carmine di Modica. Una scoperta straordinaria arrivata proprio mentre è in corso il restauro di altri 6 teleri quaresimali di fine 700 che rappresentano un ciclo e che sono un unicum forse a livello mondiale; I 6 sono stati trovati per caso nel 2021 (in periodo Covid) da Don Rosario Rabito, erano abbandonate in uno sgabuzzino. Grazie a fondi regionali La Soprintendenza ha avviato i lavori di restauro eseguiti all’interno della chiesa di San Paolo, dalla restauratrice Gaetana Ascenso. Adesso la notizia del ritrovamento di un settimo telerio data in occasione del sopralluogo effettuato ieri dal Sovrintendente Antonino De Marco e del deputato Ignazio Abbate per la consegna dei lavori di restauro della facciata della Chiesa del Carmine, importante testimonianza del medioevo modicano. Anche questo telerio, ricomposto da brandelli che si trovavano in alcuni depositi, è stato trovato in uno sgabuzzino e raffigura “L’ultima cena”. E’ un raffinato esempio di arte settecentesca che racconta di una iconografia unica sul territorio. Le precarie condizioni di conservazione dimostrano la necessità di un intervento urgente per recuperare l’opera. Tra l’altro è stata anche ricomposta la grande Taledda che veniva “issata” presso l’abside del Carmine, alta più di dieci metri. Anche quest’opera ha beneficiato di un’integrazione di alcune parti ritrovate sempre presso depositi. All’appello, adesso, manca un altro telerio perchè in totale il ciclo è composto da 8 opere e non da 7 come era stato detto in occasione dell’avvio del restauro.
