Aste giudiziarie e case svendute a prezzo cosiddetto vile, un fenomeno che non si arresta e che continua a mietere vittime. Stamattina l’ufficiale giudiziario si è presentato davanti ad una signora pensionata di Frigintini per intimarla di lasciare la sua casa svenduta all’asta. Si tratta di una villetta di circa 200 metri quadrati sita nelle campagne di Frigintini. La prima asta ammontava a circa 160 mila euro, alla fine la casa è stata svenduta a 28mila euro. Non si mette in discussione il fatto che i debiti vanno pagati e che i creditori hanno tutto il diritto utilizzare tutti gli strumenti legali possibili per provare a recuperare i soldi, ma si mette in discussione il sistema: svendere le case significa parte buttare fuori i proprietari senza soddisfare i creditori. In questo senso continua la battaglia di movimenti come quello dei Forconi con il referente modicano Marcello Guastella che stamattina, insieme altri, si è recato a Frigintini per impedire che avvenisse lo sfratto.
Alla fine l’ufficiale giudiziario ha permesso un rinvio al 2 di aprile, ma in questo poco lasso di tempo poco o nulla potrà cambiare.
