Un sentito ed emozionato ricordo di Papa Francesco arriva dall’Arciverscovo di Palermo Corrado Lorefice di Ispica e già sacerdote a Modica prima di ricevere il prestigioso incarico proprio dal pontefice argentino. “Sono arrivato a Palermo da parroco di Modica su sua nomina- ricorda Lorefice- mi disse di rimanere quello che ero. Potete immaginare che cosa significa saperlo nelle braccia di Dio. Adesso è una mancanza. Ma ho una certezza: continuerà a guidare i miei passi. Lui mi ha dato tanti segni”. E ancora don Corrado Lorefice racconta un aneddoto: “Dovevamo incontrarci a Roma il 19 febbraio scorso con una bimba migrante salvata nel Mediterraneo. Sarebbe stato un grande dono per me, anche perché era la festa di San Corrado. Ma il suo ricovero in ospedale impedì l’incontro.
E proprio la voglia del Papa di visitare i luoghi dell’accoglienza lo avrebbe probabilmente presto portato presto in provincia di Ragusa, volontà espressa dallo stesso pontefice quando ha ricevuto il Vescovo di Noto Mons Salvatore Rumeo.
In quella occasione – nel mese di gennaio- il Papa ha elogiato l’impegno per l’accoglienza ai migranti, per i quali la Diocesi, con la città di Pozzallo, si prodiga con grande impegno, sull’esempio di Giorgio La Pira, definito da Francesco, “apostolo di Pace”. Il Papa non ha nascosto a Mons. Rumeo il desiderio di poter un giorno visitare questo estremo lembo di Sicilia, per vedere con i propri occhi quanto questo territorio sia vivo e accogliente.
Sempre in quella occasione Il Vescovo ha fatto dono al Papa di un’opera dell’artista Gianpaolo Viola, realizzata con legno proveniente dai barconi dei migranti, che fanno da cornice a un telo raffigurante il volto della Sacra Sindone.
