Dopo 11 anni di Commissariamento, la provincia di Ragusa vede di nuovo un presidente eletto, ma con una formula che non soddisfa, una formula democratica a metà o anche meno. Con le elezioni di secondo livello, infatti, i cittadini sono esclusi, certo votano sindaci e consiglieri che nei Comuni di riferimento rappresentano i cittadini, ma non è mai e non può essere la stessa cosa. Con questo sistema un voto non vale uno, un singolo voto non ha lo stesso peso. Per fare un esempio: un voto di un consigliere di Modica vale 350 voti ponderati, uno di Scicli 432 e così via. Più piccolo è il Comune, più vale un voto, questo per una idea di base che tende a dare un valore proporzionale in base al numero degli abitanti, ma che di fatto premia i piccoli Comuni e non rende giustizia alla Democrazia, quella con la D maiuscola. Tutto questo è frutto della Legge Delrio che aveva lo scopo di abbattere i costi di gestione degli enti intermedi. Il paradosso è che oggi, da sinistra (che ha approvato questa legge), a destra (che si trova adesso al Governo) tutti odiano questo sistema (nel video le interviste).
Da sinistra a destra, quindi, tutti vogliono cancellare la Delrio, ma intanto, nonostante proclami e tentativi, il 27 aprile si è votato con questo sistema e non si è capito ancora se ci sia la seria volontà di cambiare.
