Inaugurata ieri a Ragusa, all’interno del Centro Commerciale Culturale Mimì Arezzo “La Forma Infranta”, la nuova mostra dell’artista Salvatore Fratantonio promossa dal Centro Studi Feliciano Rossitto con il patrocinio del Comune di Ragusa e dell’Assemblea regionale siciliana. È un Salvatore Fratantonio inedito quello che si presenta ai visitatori di questa esposizione – che sarà aperta fino al prossimo 3 giugno-, non più l’artista che canta ed esalta la natura, ma che invece, per la prima volta, si cimenta con il vetro, con gli specchi in frantumi a voler raccontare una società malata, narcisista, avida, incattivita, una società che si sbriciola in tanti piccolissimi pezzi. La cosa davvero complicata, la vera sfida, è quella di riuscire a ricomporre questi vetri. Quello della forma infranta è quindi un Fratantonio deluso, amareggiato, arrabbiato. La forma infranta è un viaggio alla scoperta di Salvatore Fratantonio, i nuovi lavori, frutto di una lunga ricerca alla scoperta di una tecnica mai utilizzata prima e che ha richiesto una fatica immane, sono accompagnati da opere del passato che raccontano la società e creano dunque un percorso chiaro che porta il visitatore a conoscere meglio il Fratantonio pensiero. L’inaugurazione è stata anticipata da una conferenza che ha visto, tra i relatori: Il sindaco Peppe Cassì, il deputato regionale Nello Dipasquale, il presidente del Feliciano Rossitto Giorgio Chessari, lo storico dell’arte Andrea Guastella, la psicologa e psicoterapeuta Mariacristina Tomaselli, la curatrice della mostra Elisabetta Rizza.
