“La misura è colma! Lavorerò nell’interesse esclusivo della comunità sciclitana, decidendo di volta in volta come esprimere il mio voto in consiglio comunale”.
È questo l’incipit del comunicato del vicepresidente del consiglio comunale di Scicli Andrea Di Benedetto, che mostra tutto il proprio disappunto per un’azione amministrativa sterile, priva di programmazione e distante dai bisogni, anche di modesta entità dei cittadini.
“Voglio condividere con tutta la comunità le mie riflessioni perché ho provato con impegno e nel mio ruolo a dare voce ai cittadini ed al territorio stimolando l’azione del Sindaco e la Giunta ma siamo praticamente in estate: le borgate sono abbandonate a se stesse, le spiagge sono inaccessibili per mancanza di pedane e docce, le erbacce crescono rigogliose a bordo strada, e le strade sono un vero e proprio colabrodo”.
Tutto ciò è inaccettabile.
Capitolo a parte merita la (mancata) programmazione estiva. “Mentre i comuni vicini già promuovono articolati e interessanti programmi estivi di spessore culturale con rassegne di libri di respiro nazionale, concerti di alto livello e visite guidate, a Scicli e nelle borgate non esiste uno straccio di programmazione. La scusa è sempre la stessa da 3 anni a questa parte: non ci sono soldi. Le attività commerciali e turistiche, nelle quali sono impiegate oltre duemila persone -facendolo diventare insieme all’agricoltura, uno dei settori trainanti di Scicli- dopo un inverno economicamente difficile, non sono tutelate , oltre ad avere subito il danno, negli ultimi mesi, di svariati furti. E nel frattempo i turisti trascorrono le loro serate nei centri vicini, certamente più attrattivi grazie agli eventi organizzati”
Insomma, chiosa Di Benedetto, il giudizio è tranciante: turismo e cultura, sviluppo economico, servizi sociali sono settori alla deriva perché privi di una guida politica, di un indirizzo politico amministrativo, di programmazione: qualcuno pensa che l’attività comunale si riduca soltanto al settore dei lavori pubblici, ma una comunità laboriosa e composita come quella Sciclitana ha esigenze e bisogni che non vengono intercettati da una giunta comunale di carattere squisitamente tecnico, poco incline al confronto e all’ascolto dei cittadini -certamente perché i componenti della stessa, non essendosi candidati, non sono vicini alle esigenze degli Sciclitani-“.
