Dopo oltre cinque mesi di custodia cautelare agli arresti domiciliari, il 16 ottobre comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catania il pensionato ragusano, ex dipendente comunale arrestato in seguito all’operazione dell’8 maggio scorso portata a termine dagli agenti della polizia postale di Catania, nell’ambito di un’indagine sulla pedopornografia online, in cui sono state individuate 8 persone tre delle quali sono state arrestate. Gli indagati hanno un’età compresa tra i 40 ed i 70 anni e risiedono nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa.
Il pensionato la prossima settimana chiederà di essere giudicato con un rito alternativo. Secondo l’accusa l’anziano era in possesso di 160 gigabyte di materiale pedopornografico.
Nei giorni scorsi, invece, ha chiarito la sua posizione ed il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catania, competente per materia, lo ha rimesso in libertà come richiesto dall’avvocato difensore Salvatore Giurdanella, il commercialista modicano arrestato a fine settembre dalla polizia di Stato con l’accusa di pedofilia. L’uomo era finito ai domiciliari, in attesa di ulteriori provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria, che dopo l’interrogatorio di garanzia lo ha rimesso in libertà come richiesto dalla difesa. L’indagine che aveva portato all’arresto del ragioniere modicano è stata condotta dalla Polizia Postale di Catania, specializzata nel contrasto ai crimini informatici. L’ispezione a casa dell’indagato è stata eseguita dagli agenti del Commissariato di polizia di Stato Modica su delega della Procura della Repubblica etnea.
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