C’è una seria possibilità che ma mozione di sfiducia al sindaco di Ispica Innocenzo Leontini non arrivi in aula. L’atto, infatti, ha avuto il parere sfavorevole del segretario comunale secondo cui la mozione in questione è inammissibile perché presentata fuori tempo. Si attende adesso il parere della Regione. Pare che con il solo parere del segretario, l’opposizione porterà la mozione lo stesso in assise e a quel punto, una volta approvata, si aprirà una fase inesplorata: prevarrà il parere del segretario o il voto dei consiglieri? Intanto, dopo che il Movimento per L’Autonomia ha deciso di ritirare la firma del consigliere Milana portando a 9 il numero dei firmatari, tutti si chiedono se- nel caso in cui la mozione arriverà in assise il prossimo 12 novembre- il presidente Giambattista Genovese sarà consequenziale con quanto dichiarato nelle interviste votando quindi la sfiducia a Leontini. Stando così le cose, quindi, i 10 voti per sfiduciare Leontini ci sarebbero, ma rimane aperta l’incognita riguardante l’inammissibilità dell’atto. Il primo cittadino, infatti, fa leva sulla tempistica spiegando che la mozione poteva essere presentata fino a 180 giorni prima della scadenza della legislatura che, nel suo caso, è scaduta il 6 ottobre scorso. Il fatto che Leontini sia ancora in carica è dovuto ad una proroga legata al Covid e decisa per allineare gli appuntamenti elettorali sfalsati dall’emergenza della pandemia. Si è molto dibattuto poi anche sull’opportunità di presentare una mozione di sfiducia a fine mandato, tra l’altro è la seconda in 9 mesi. C’è poi un risvolto politico per questa vicenda che sarà anche un banco di prova per gli equilibri in seno al centro-destra. Se a livello regionale il centro-destra è infatti compatto, compresa Dc e Mpa, a livello locale spesso queste alleanze si sgretolano.
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