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Cronaca

Ancora sbarchi a Pozzallo. Tragedia a Lampedusa con due bimbi morti

Daily life of the NGO-run search-and-rescue ship Ocean Viking. ANSA/OCEAN VIKING +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

È arrivata a Pozzallo intorno alle 14 la nave militare con a bordo 32 persone messe in salvo a oltre 60 miglia dalle coste siciliane. Il gruppo di migranti era a bordo di una piccola imbarcazione in difficoltà. Stando a quanto apprende l’AGI, nel gruppo non vi sarebbero donne.

I migranti sono in buone condizioni di salute e sono tutti originari del Bangladesh. La nave militare che li ha soccorsi intorno alle 5 di ieri mattina sud, sud/est da Capo Murro di Porco, è la Rio Arlanza, pattugliatore della Guardia Civile spagnola in servizio collaborativo per  Frontex. La stessa imbarcazione, lo scorso 1 ottobre aveva già collaborato in un complesso evento ‘sar’ a est del golfo di Noto.

Tragedia invece a Lampedusa dove, in pochi giorni,  due bambini sono morti carbonizzati, una neonata di appena quindici giorni è stata inghiottita dalle onde, donne e uomini hanno lottato per sopravvivere dopo che il barchino su cui viaggiavano è esploso, si è rovesciato o è affondato a un passo dalla terra ferma.

Sul molo di Lampedusa sono arrivati i sopravvissuti con lo sguardo perso di chi ha visto la morte da vicino e forse più per caso che per condizioni di partenza ha vinto la partita, altri ancora la stanno giocando.

Otto persone sono ricoverate in gravissime condizioni negli ospedali palermitani. Per molte di loro – inclusa la mamma di uno dei due bimbi morti carbonizzati, da giorni al grandi ustioni di Palermo perché il fuoco le ha devastato l’80 per cento del corpo e quasi consumato le braccia.

Non hanno ferite, almeno sul corpo, ma sono sotto shock i genitori della bimba che il mare si è preso quando un altro barchino si è rovesciato. Aveva appena quindici giorni, la sua mamma – giovanissima – a stento si era ripresa dal parto, quando ha deciso di salire su una carretta del mare per cercare di darle un futuro.

Da sabato la cercano inutilmente le motovedette di Guardia di Finanza e Guardia Costiera, ma di lei al momento non si è trovato neanche il corpo. Da gennaio, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha inghiottito quasi 1200 persone. E si tratta solo dei naufragi che si è potuto ricostruire, perché i parenti hanno iniziato a cercare chi è partito senza mai più dare notizie o perché qualcuno miracolosamente è sopravvissuto e ha potuto raccontare quanto successo.

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