Ragusa, indice di sportività. Lavorare in prospettiva
Un territorio che può contare, grazie all’aumento dell’offerta formativa universitaria, su un corso di Laurea in Scienze Motorie. E che vive, intorno allo sport, una stagione con diverse luci, segno che l’aumento della pratica, a tutte le età, oltre al benessere fisico, può rappresentare un ottimo volano, per quello psicologico, specie nel periodo post-Covid.
Ragusa, in una Sicilia che occupa, come sempre, le posizioni di coda a livello nazionale, ha ancora un appeal, in questo senso, da non disperdere. Le varie iniziative, anche locali, che mirano ad incrementare l’attività sportiva, creando anche appositi spazi e impianti al servizio della comunità, sono ormai ben più che una realtà.
Ma il lavoro da fare, è ancora lungo.
Se guardiamo infatti agli indici di sportività che IlSole24Ore, nei mesi scorsi, aveva stilato a livello nazionale, per il 2023 Ragusa si pone al secondo posto in Sicilia, dietro Messina, 76esimo generale, con una perdita di ben 9 posizioni rispetto al 2022.
Ragusa è 81esima per Strutture Sportive, 66esima per sport di squadra, 71esima per sport individuali e 89esima nell’indicatore sport e società.
Il segnale, l’ennesimo, che, se, almeno nelle intenzioni, la strada percorsa è quella giusta, serve molto, molto di più. A partire dalla sensibilizzazione rivolta, con criteri diversi, a tutte le età.
Modica, “lo sport fa bene a tutti, a tutte le età”
Lo sport fa bene a tutti. A tutte le età. Ma va fatto con criteri precisi. Anche per evitare traumi e criticità, non solo muscolari, che possono compromettere un benessere psicologico e sociale, che, di fatto, è assolutamente garantito. Dalla semplice passeggiata, ad attività più impegnative, lo sport fa bene.
Ovviamente, secondo le differenti strutture fisiche, la propria storia personale, e le necessità contingenti, un percorso calibrato sul proprio corpo è il miglior modo per vivere lo sport secondo quelli che sono i suoi criteri fondamentali. Ovvero, socializzazione, comunità, benessere.
