“Si è consumata ieri sera l’ennesima pantomima da parte di quella che una volta era una maggioranza compatta e che adesso potremmo definire minoranza sgretolata. Ieri sera il Consiglio comunale era chiamato a discutere e votare il rendiconto finanziario 2022 così come richiesto dal commissario regionale e, infatti, noi di Italia Viva, eravamo presenti con la consigliera Sara Siggia, insieme ai colleghi dell’opposizione. I consiglieri rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale, invece, dopo pochi minuti abbandonano l’aula, evidentemente rispondendo agli ordini impartiti dal loro capo politico e non facendo più rientro nonostante l’opposizione fosse rimasta in aula sino oltre la mezzanotte”. E’ quanto sottolinea il coordinamento cittadino di Italia Viva Vittoria.
La consigliera Sara Siggia, dal canto proprio, evidenzia: “Una incomprensibile presa di posizione, peraltro inutile, quella dei consiglieri dell’ex maggioranza, perché non avendo i numeri erano consapevoli che la votazione non sarebbe andata come da loro voluto e quindi, anziché restare, hanno preferito andar via addossando fantomatiche responsabilità ai colleghi dell’opposizione. Bene, si sappia che Italia Viva è rimasta coerente alle proprie posizioni, motivo per cui sono rimasta in aula e ho votato contro così come avevo già fatto a giugno. La ex maggioranza si assuma le proprie responsabilità, dunque, perché rinunciando a votare un atto specchio del proprio modo di intendere la spesa pubblica, non ha fatto altro che avallare ciò che pensiamo da mesi, ovvero che quella gestione finanziaria, totalmente priva di oculatezza, ha perpetrato spese così folli che, evidentemente, nemmeno loro hanno il coraggio di ammettere. Aspettiamo, adesso, gli strali del sindaco che neanche ieri si è presentato in aula. Ci aspettiamo l’ennesimo scaricabarile e la ricerca di colpevoli che non esistono fuori dalla sua compagine. Forse sarebbe ora di fare un esame di coscienza e capire che l’unica mossa azzeccata sarebbero le dimissioni immediate per salvare la città da questo braccio di ferro tra forze opposte che di certo bene non fa né alla città né ai cittadini”.
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