Sbarcati a Pozzallo, dopo un lunghissimo braccio di ferro, i 62 migranti (tra cui 7 minori) arrivati a bordo della SEA EYE 5 che, come da disposizioni, sarebbe dovuta attraccare a Taranto. La ONG tedesca aveva chiesto di poter portare i migranti, salvati nel Canale di Sicilia, in un porto più vicino in considerazione delle condizioni delle persone a bordo della nave. È iniziato un braccio di ferro che ha portato ad una fase di stallo. Nel primo pomeriggio di ieri il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, aveva lanciato un appello: “fateli sbarcare tutti nella città di Giorgio La Pira”. Una risposta, quella del sindaco, alla scelta iniziale di fare scendere a Pozzallo solo i soggetti più fragili per poi continuare il viaggio verso Taranto. “Un governo civile ed umano – ha continuato il sindaco- non può che assumere una soluzione: farli sbarcare tutti” – ha ribadito il sindaco Ammatuna mentre nel porto ragusano la macchina dell’accoglienza si era già messa in moto. “L’umanità e la civiltà hanno vinto- ha commentato ancora Ammatuna- questa decisione fa onore al Governo italiano e all’Italia intera”.
