Il grido d’allarme degli operatori è chiaro. L’estate che sta finendo, per l’ennesima volta, segnerà, per la provincia di Ragusa, l’ennesima occasione perduta.
E, dopo la pandemia e il Caro Bollette, problematiche enormi, ma per cui, tutto sommato, era impossibile attivare contromisure efficaci, ma su cui, anche in termini di aiuti e sostegno alle imprese del settore in difficoltà, si è visto ben poco, il 2023 sarà l’anno dei trasporti.
O meglio, dell’aeroporto di Catania. E del sottoutilizzo dell’aeroporto di Comiso. E dei viaggi da Trapani per raggiungere la provincia di Ragusa, da parte dei turisti, a proprie spese e a costi esorbitanti.
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