Davanti ad un’attenta e nutrita scolaresca dell’Istituto comprensivo “R. Poidomani” il Kiwanis, club di Modica, ha inteso celebrare la settimana mondiale della sicurezza in rete avviando con gli alunni un dialogo sulla scorta di una dotta e articolata relazione del dr. Francesco Cannavà, psicologo di chiara fama e Chairman del Kiwanis Distretto Italia San Marino per il Cyberbullismo.
Dopo il saluto della dirigente, prof. Veronica Veneziano e della presidente del Kiwanis di Modica, Maria Zingale, presente il Luogotenente, Giovanni Occhipinti, il relatore, usando un linguaggio semplice e facendo leva su esempi di vita accattivanti, ha subito evidenziato l’importanza della problematica in discussione che non riguarda soltanto i giovani, tutti sono minori, ma anche e soprattutto i genitori che sono intestatari delle schede telefoniche dei cellulari dei figli e quindi responsabili di eventuali reati che si possono commettere tramite la rete.
Lo psicologo, che è anche consulente dei Tribunali come CTU, relatore in congressi nazionali che affrontano questa delicata materia, ha aperto gli occhi su un mondo ai più sconosciuto illustrandolo con piena curiosità e interesse.
Il dato di fondo che va analizzato ed evitato è il cattivo uso di internet. Seguire gruppi essendone parte attiva crea rischi non sottovalutabili. C’è un conduttore e un clan di amici che ti spingono a fare delle azioni o a imitare azioni che possono portare sino al suicidio (sette in Italia, 11 in USA e 28 in Russia dove queste compagnie letali sono nate e operano.) Lutti e arresti hanno provocato questi fenomeni dove convivono ragazzi e ragazze che si sentono soli e isolati, senza motivazioni e comprensioni da parte dei genitori.
L’invito pressante ai ragazzi è quello di rivolgersi proprio ai genitori e quindi all’autorità giudiziaria quando cadono vittime di questi agguati in rete se si vuole evitare il peggio. Poi il prof. Cannavà ha affrontato i temi ricorrenti delle truffe consumate da alcuni siti non affidabili che promettendo mirabilie vengono in possesso di dati sensibili. Poi vige il vasto fenomeno del Cyberbullismo che si esplicita attraverso contenuti di discriminazione sessuale: lo stalking, la diffamazione e il furto di identità che ha hanno determinati seri problemi di esistenza a chi ne è rimasto vittima.
Poi tutte le degenerazioni digitali che si intestano al sesso: la pubblicazione di foto osé di persone con cui sono state intrattenute relazioni sentimentali che poi registrano epiloghi tragici e in diversi casi mortali.
Sono tutti esempi che derivano dalle esperienze quotidiane di un uso scorretto del cellulare che introduce una rete che nasconde rischi e inganni ed è la ragione per la quale bisogna essere sufficientemente attrezzati per tutelare la propria persona e quella degli altri.
Un appaluso finale degli studenti ha gratificato l’impegno del relatore e suggellato il successo della iniziativa promossa dal Kiwanis di Modica.
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