“Lo sviluppo dell’area cargo a Comiso resta una priorità per il governo Schifani in materia aeroportuale”.
Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, nel corso del convegno “Analisi delle potenzialità di sviluppo dei flussi di merci dell’area Sud Est Sicilia nella prospettiva di un vettore cargo”, che si è tenuto ieri a Catania alla Camera di Commercio.
“Come è noto – ha aggiunto l’assessore – le somme per realizzare il progetto “Comiso cargo” e per migliorare la rete di accesso all’aeroporto saranno inserite nell’accordo sulla programmazione del Fondo di coesione e sviluppo 2021- 2027, un’occasione da non perdere per lo sviluppo di un settore necessario per la nostra Isola e per le imprese presenti sul territorio. Negli ultimi anni, il segmento cargo si è rivelato resiliente dimostrandosi insostituibile anche nei periodi più difficili della pandemia. Rispetto al fabbisogno di infrastrutture di servizio dedicate alle merci, – conclude Tamajo – emerge però l’esigenza di una ricognizione generalizzata e di una verifica di coerenza degli attuali programmi di investimento delle gestioni aeroportuali in modo da potere sviluppare un sistema al servizio di tutto il Mezzogiorno».
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Università di Catania e la Camera di Commercio, ha rappresentato un momento fondamentale di confronto per esplorare le opportunità di crescita e sviluppo del settore logistico nella regione. Tra i partecipanti, oltre ai rappresentanti istituzionali e professionisti del settore, il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari e Antonino Belcuore, commissario straordinario della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia.
A questo proposito, interviene il parlamentare regionale Pd, Nello Dipasquale, molto critico. “Sull’ipotesi Cargo all’Aeroporto di Comiso ad oggi non c’è nulla di concreto, solo slogan, più attinenti forse con la campagna elettorale per le europee che alla realtà dei fatti. L’unica azione tangibile sul progetto risale all’aprile del 2018, quindi sei anni fa, quando passò in Commissione Bilancio un emendamento Dipasquale che destinava un milione di euro a tale scopo. Da allora il nulla”.
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