Il Presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica riceverà giovedì prossimo a Roma , alle ore 15.30, presso la Sala del Primaticcio Società Dante Alighieri un importante riconoscimento letterario. E’ stata la Giuria della IX Edizione del Premio Internazionale d’eccellenza “Città del Galateo – Antonio De Ferrariis”, premio intitolato al grande umanista salentino Antonio De Ferraris, medico, umanista, filosofo e astronomo, e organizzato dalla associazione VERBUMLANDIART APS a premiare il poeta e scrittore modicano.
Il Premio è insignito della “Medaglia del Presidente della Repubblica” e si svolge con il Patrocinio della Società Dante Alighieri di Roma e i Patrocini Morali del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Regione Lazio; si tratta di un Premio che nei nove anni di realizzazione a livelli di eccellenza, ha progressivamente selezionato le sue Sezioni, sia per autori italiani che stranieri, allo scopo di indirizzare sempre più specialisticamente la produzione letteraria degli scrittori partecipanti.
La giuria del Premio, presieduta dal poeta Sergio Camellini e composta da Annella Prisco, Fiorella Franchini, Goffredo Palmerini, Marilisa Palazzone, Roberto Sciarrone, Tiziana Grassi, ha assegnato, a Domenico Pisana, su circa 300 libri presentati in concorso, tra Narrativa, Poesia e Saggistica, il “Premio speciale d’eccellenza Antonio De Ferrariis” per il volume di saggistica letteraria, tradotto anche in rumeno, dal titolo “Quel Nobel venuto dal Sud. Salvatore Quasimodo tra gloria ed oblio”.
Il libro è stato tradotto anche in rumeno dal poeta rumeno e italianista Geo Vasile , che nel 2010 ha visitato Modica ed è stato ospite del Caffè Letterario Quasimodo; il Direttore della Casa Editrice
Junimea de Iaşi che ha pubblicato l’opera, ha affermato come Domenico Pisana abbia permesso di arricchire l’orizzonte delle conoscenze dei lettori rumeni e di aver gettato un altro ponte, di una rara qualità, tra le due culture e in vista di una collaborazione culturale tra la città di Modica e la Romania.
“Dedico questo Premio agli amici del Gruppo Quasimodo, e a tutti coloro , modicani e non, che ci hanno onorato della loro partecipazione alle sedici stagioni letterarie del Caffè Quasimodo, nonché agli amici dell”associazione “Egitto ora”, guidata da Ossama Fawzy e El Elsemary Saleh, con i quali abbiamo intrapreso di recente una collaborazione letteraria finalizzata ad incrementare i rapporti culturali tra Egitto Italia, e che si avvale anche del contributo della poetessa romana Elisabetta Petrolati.
Sono lieto di riceverlo perché credo sia stata compresa la finalità del mio libro, che è stata quella di rimettere in movimento l’immagine di Quasimodo, questo ‘Nobel venuto dal Sud’, attraverso l’analisi di alcuni suoi testi poetici, di alcune lettere e discorsi, scelti in libertà. È dai testi quasimodiani, infatti, che ho preferito arrivare a delle conclusioni ed è nei testi delle sue opere che mi è stato possibile scorgere la fragilità e la grandezza del poeta modicano, il quale, nella gloria e nella gogna, ha fatto parlare molto di sé e, pertanto, non può essere consegnato all’oblio”.
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