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Reflui sversati nel torrente Morana a Chiaramonte Gulfi. Inviata una segnalazione all’Arpa e al Noe

In merito allo sversamento il gruppo consiliare ha chiesto, altresì, all’amministrazione e al gestore dell’impianto di depurazione interventi urgenti per far cessare quella che è una vera e propria bomba ambientale.

“Purtroppo, ancora una volta, a Chiaramonte – dice Iacono – si verificano i gravi e irrisolti problemi degli impianti di depurazione colpevolmente sottovalutati e ignorati da anni e anni di mala gestione politica e amministrativa. Stavolta l’emergenza, gravissima per l’ambiente e per la salute dei cittadini, è esplosa nel torrente Morana ove si è verificato uno sversamento di reflui fognari e liquami che hanno causato odori nauseabondi e che mettono a rischio tutela della natura e del benessere della popolazione”.

“L’emergenza è stata segnalata già nella prima metà di dicembre da parte dei cittadini all’amministrazione e ricevuta la segnalazione mi sono attivato, in qualità di consigliere comunale, per allertare l’Arpa, il Noe e la Polizia Provinciale. L’Arpa ha effettuato sopralluoghi e campionamenti e ha rilevato che “la gestione dell’impianto deve essere condotta in modo da garantire costantemente la resa depurativa, anche attraverso la pianificazione e la programmazione di interventi di manutenzione mirati a prevenire eventi emergenziali ed evitare il rilascio di reflui non adeguatamente trattati”. Appare quindi del tutto evidente – continua Iacono – che nulla è stato fatto per evitare che l’emergenza si ricreasse”.

“Le acque reflue del Comune di Chiaramonte vengono trattate da tre depuratori che, come riportato anche da autorevoli studi, presentano problemi di funzionamento a causa di eccessivo carico idraulico e/o organico. Sono quindi sottodimensionati e andrebbero potenziati. Il depuratore in C/da Roccazzo tratta un volume annuo di quasi 2 volte superiore a quello massimo di progetto; quello in C/da Morana a servizio del centro urbano tratta un volume annuo di circa 3 volte superiore a quello massimo di progetto così come quello in C/da Donnagona a servizio della frazione di Piano Dell’Acqua tratta un volume annuo di circa 3 volte superiore alla portata di progetto”.

“L’inerzia della politica che gestisce il Comune è evidente e non vorremmo che questo ennesimo fatto grave passi sotto silenzio. Ci sono fondi, finanziamenti da poter utilizzare e un sindaco lungimirante dovrebbe pensare non alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni che hanno tutto il diritto di vivere in un ambiente sano e non in una città ove si sversano liquami e reflui nei torrenti.
Come Gruppo Consiliare “Gaetano Iacono Sindaco” Chiediamo quindi interventi urgenti per lo sversamento nel torrente Morana. I chiaramontani hanno bisogno di risposte concrete e non di video spot da campagna elettorale: è il tempo dei fatti e delle azioni, non bastano più promesse e parole. Salute e ambiente vengono prima di tutto”.

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