La mostra testimonia la passione per la fotografia. Ma soprattutto la passione per l’animo umano. A Ragusa Ibla, è in corso la mostra “Grazie” del fotografo Toni Campo, che ha rappresentato una delle attrazioni culturali dell’estate, un punto di riferimento per chi ama l’arte.
La chiesa di Santa Maria dei Miracoli, chiusa da 70 anni, è stata riaperta per l’occasione. Situata alla periferia dell’abitato, nell’ultimo lembo di città che guarda verso Cava Gonfalone, la chiesa, nota ai ragusani come “A Bammina”, ha accolto l’esposizione del celebre fotografo, capace di stupire, ancora una volta, con una nuova proposta. Molti i visitatori che hanno potuto ammirare la mostra e, al contempo, rivedere la chiesa che i più avevano conosciuto solo dal racconto dei nonni.
Un’esperienza che nessuno aveva mai vissuto, in una chiesa che quasi nessuno aveva potuto ammirare al suo interno.
Con le sue foto, Toni Campo ha voluto rappresentare sei personaggi della storia religiosa dell’isola, “VI sanctorum siciliae”: Agata, Lucia, Rosalia, Alfio, Filadelfo e Cirino. Ma ha soprattutto voluto testimoniare la sua passione per la fotografia, intesa non come espressione artistica fine a se stessa, ma come strumento per scandagliare l’animo umano e proporre allo spettatore una riflessione sulla dimensione esistenziale dell’uomo. Una riflessione che riannoda i fili con i secoli passati, con personaggi del Medioevo siciliano, proiettati però nel presente con un forte messaggio.
Un’esperienza che parte da lontano, dalla grande esperienza professionale di Campo, maturata in tanti anni di lavoro per la moda: con i suoi personaggi, Toni riesce a restituire il vissuto emotivo della storia e dei suoi protagonisti, incarnati però da modelli contemporanei.
“Il mio obiettivo è testimoniare la vita, nei suoi vari aspetti – spiega Toni Campo – Con il termine “grazie” possiamo richiamare molte cose: la cortesia, la gentilezza, la giustizia, le buone maniere, la disposizione d’animo verso qualcuno, ma anche un atto di clemenza che assolve da una pena. In una parola, esprime la bellezza dell’uomo e della vita”.
La mostra “Grazie” resterà aperta fino al 13 agosto. “Sono venuti in tanti a visitare questa mostra – aggiunge – sono venuti ragusani, persone dai paesi vicini, ma soprattutto tanti turisti, presenti in questi giorni a Ragusa Ibla. Qualche passo fuori le mura della città storica, per raggiungere la piccola chiesetta barocca, un gioiellino dell’arte locale, la location ideale per riannodare i fili della storia e vivere oggi un’esperienza che parte da lontano”.
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