Nell’isola il solo conferimento costa 220 euro a tonnellata, rispetto ai 97 euro della Sardegna e i 160 del Lazio.
E’ il dato più importante consegnato dal dossier realizzato da Anci Sicilia sul costo dei rifiuti nell’Isola, e presentato a Palazzo D’Orleans.
Presenti il presidente di Anci siculo, Paolo Amenta, e il vice, Emanuele Alvano, con gli esperti Raphael Rossi, Roberto Cavallo e Giovanni Gerenti.
Obiettivo centrale del dossier, non solo presentare i dati ma anche avanzare proposte.
Pronto anche un ricorso all’Antitrust per una verifica dei costi applicati dagli operatori del settore, se corretto o meno.
Nonostate una differenziata che in molti comuni è ormai al 70%, infatti, i costi del servizio non sono scesi, ma ulteriormente aumentati, con conseguenze sulla Tari pagata da ciascun cittadino.
I prezzi praticati in Sicilia sul trattamento, conferimento in discarica, selezione e compostaggio, sono, secondo quanto emerso, abbondantemente superiori rispetto a quelli praticati nel resto d’Italia.
Alcuni esempi? Il conferimento, innanzitutto, che, rispetto alla media nazionale, vede, nell’isola, un costo doppio, oltre 200 euro a tonnellata. Costo simile anche per la selezione di plastica e metalli, mentre il compostaggio, con oltre 160 euro a tonnellata, è di almeno 30-50 euro superiore rispetto a centro e nord.
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