Una precisazione che, purtroppo, non dissipa i dubbi rispetto ad una festa molto sentita e che tutti attendono. Anche perchè la decisione dipende dalle notizie in arrivo dal Vaticano. San Giorgio a Ragusa Ibla, e la sua dignità di patrono della città al pari di San Giovanni, restano il punto nodale per il futuro della festa.
“Le dichiarazioni da me rilasciate, in quanto componente dell’associazione culturale San Giorgio, – spiega Avola – sul tema della prossima festa del santo cavaliere a Ragusa, sono state, certamente in buonafede, travisate. Infatti, ho chiarito che sì la festa è programmata per il 24, 25 e 26 maggio e che si terrà, sicuramente, nel caso in cui dovessero finalmente emergere le novità, particolarmente attese, dal Vaticano.
Una notizia di cui restiamo ancora in attesa da Roma, sebbene non si comprenda il motivo per cui sia già trascorso così tanto tempo. Anche perché ci erano state fornite rassicurazioni specifiche – prosegue Avola – e che la città di Ragusa sarebbe potuta rientrare tra le eccezioni contemplate.
Di certo, però, non sarebbe possibile né tantomeno concepibile che una festa come quella di San Giorgio, proprio per il ruolo che ha avuto nel corso dei secoli per la città di Ragusa, si tenga in tono minore. Quindi, se novità non ci saranno, giocoforza tutto potrebbe rimanere congelato.
Ecco, questo mio pensiero è stato riportato in maniera non conforme lasciando intendere che comunque la festa si terrà, al di là di tutto. Naturalmente, per quanto ci riguarda, – conclude Avola – auspichiamo che tutto possa risolversi in tempi ristretti e che le celebrazioni del glorioso patrono di Ragusa possano regolarmente svolgersi così come da immemore tradizione”.
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