Da un mese in mezzo in attività nel suo nuovo ruolo di presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Luca Campisi ha utilizzato questo periodo per guardarsi attorno e per cercare di verificare quali possono essere le strategie migliori in grado di incidere nella maniera più positiva possibile sulla crescita del movimento cooperativo nell’area iblea.
“Il cui stato di salute – afferma – per quanto riguarda alcuni settori, è positivo ma, naturalmente, c’è la necessità di crescere ancora di più e di migliorare alcune performance affinché le stesse ci facciano essere in grado di rispondere presente alle sfide che saremo chiamati ad affrontare da qui a poco. Stiamo, dunque, concentrando l’attenzione, in questa delicata fase, su tutti quegli ambiti in cui potremo fare sentire ancora di più la nostra presenza”.
Giovedì 18 ci sarà la prima riunione del Consiglio territoriale per mettere a fuoco i temi prioritari dell’agenda operativa da definire per il prossimo futuro.
Ciò al fine di affrontare alcune tematiche pregnanti quali quelle della transizione digitale, della rigenerazione urbana, della necessità di dare risposte specifiche alle cooperative agricole e sociali. Ma non solo.
Il presidente Campisi sta predisponendo un calendario di incontri con i sindaci e con la deputazione nazionale e regionale dell’area iblea per rilanciare le questioni più scottanti che attengono all’attività di Confcooperative, a cominciare da quella riguardante l’adeguamento contrattuale nel settore della cooperazione sociale.
“Inoltre – aggiunge Campisi – abbiamo condotto e concluso i colloqui, grazie al nostro apparato tecnico presieduto dal responsabile Emanuele Lo Presti, per animare i progetti del Servizio civile universale che daranno ancora una spinta maggiore alla nostra struttura. Siamo poi attivamente impegnati nelle procedure per la ricostituzione della Camera di Commercio del Sud Est affinché la tradizionale casa delle imprese possa tornare a svolgere in maniera piena il proprio ruolo dopo un periodo contrassegnato da decisioni niente affatto semplici.
E, infine, stiamo monitorando con la massima attenzione tutto ciò che ha a che vedere con il pianeta delle infrastrutture locali. Senza adeguate vie di comunicazioni, lo sviluppo non può crescere così come ce lo aspettiamo. E continueremo ad essere naturalmente penalizzati. Quindi, vigili per quanto riguarda la Ragusa-Catania, la Siracusa-Gela, con riferimento, in particolare, al tratto ibleo, il porto di Pozzallo e l’aeroporto di Comiso”.
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